AG.RF.(redazione).06.06.2017
“riverflash” – I soliti volti noti. Gli attentatori della strage di Londra, erano già noti alla polizia e si erano anche messi in mostra, in un documentario televisivo con tanto di bandiera nera dell’Isis sventolata in faccia a un bobby. In poche ore dunque, sono stati identificati e ora i nomi sono diventati di dominio pubblico: ciò ha anche permesso di rilasciare 10 persone, sospettate di aver fiancheggiato Khuram Butt e Rachid Redouane: questi i nomi di due dei tre attentatori. C’è anche un terzo nome quello di Mohammed Shamsuddin, non ancora certo però, sul quale la polizia di Scotland Yard sta indagando. Il capo, a quanto risulta, era Butt, 27enne figlio di pachistani, ma cresciuto a Londra e tifoso di quell’Arsenal con la cui maglia addosso è morto sabato dopo aver stroncato un po’ di vite altrui. Mentre di Redouane, si dichiarava sa di origini marocchine e libiche, aveva anche una falsa identità (Rachid Elkhdar) e forse un documento emesso in Irlanda, dove potrebbe aver vissuto per un periodo. Le loro radici vere sono comunque a Barking, fra i sobborghi più turbolenti alle propaggini est della Grande Londra, dove convivono (male) comunità di britannici di origine varia. In ogni caso il personaggio più significativo sembra essere Butt.
Vuoi essere il primo a lasciare un commento per questo articolo? Utilizza il modulo sotto..