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I GIALLI DI CINEMA AL BELVEDERE: «L’ALIBI ERA PERFETTO» DI FRITZ LANG

AG.RF  02.08.2013  (A.V.)

(riverflash) – Per finire il suo ciclo di lavoro negli Usa, dopo la fuga dalla Germania nazista, Fritz Lang ha girato «L’alibi era perfetto», film thriller americano in programma alle ore 21,30 di questa sera, venerdì 2 agosto a «Cinema al Belvedere», rassegna di film gialli d’autore in corso a Roma. Il regista austriaco, dopo aver chiuso luglio con «Il Grande Caldo» e iniziato agosto con «Quando la città dorme». Stesso interprete di ieri sera, Dana Andrews stavolta interpreta uno scrittore di romanzi fidanzato con la figlia del suo editore, impersonata da Joan Fontaine, che oggi ha 95 anni e che nel 1940 ebbe grande successo con «Rebecca la prima moglie» per la regia di Alfred Hitchcock. Il regista inglese, l’anno dopo (1941), la diresse nel «Il Sospetto», con cui vinse l’Oscar.

Fritz Lang (1890-1976), il cui nome completo è Friedrich Christian Anton Lang, nacque a Vienna, nel corso della sua carriera ha girato 15 film muti e 30 sonori. Ha iniziato in Germania per trasferirsi a Parigi (1931) causa l’avvento del nazismo, quindi dal 1934 ha lavorato negli USA, tornando in Germania negli anni ’60. Morì in California, a Beverly Hills nel 1976.

Un accenno alla trama di «L’alibi era perfetto» (1956), il cui titolo originale è «Beyond a Reasonable Doubt»

Un editore di New York (Sidney Blackmer) è per l’abolizione della pena di morte e i suoi giornali fanno un’accanita campagna contro il Procuratore Distrettuale, accusato di usarla a scopi personali politici. Incarica lo scrittore di romanzi Tom Garrett (Dana Andrews), fidanzato di sua figlia Susan (Joan Fontaine). Ha in mente di montare un caso in cui si possa provare platealmente come sia possibile comminare ingiustamente la sedia elettrica, in polemica con l’irreprensibile procuratore distrettuale della città, Roy Thompson (Philip Bourneuf).  Tom accetta il piano e tutto si svolge come previsto. Ma all’improvviso l’editore Spencer muore in un incidente d’auto prima che possa testimoniare, e le prove fotografiche destinate a scagionare Tom sono distrutte nell’incendio del veicolo. Tom è giudicato colpevole e messo nel braccio della morte. Gli affannosi tentativi di Susan e dell’avvocato-giornalista, suo amico,   salvarlo sembrano naufragare…

Il regista Fritz Lang ebbe uno scontro durissimo con il produttore per le scene ambientate nel braccio della morte, un altro dei tanti produttori che già avevano condizionato i suoi film americani. Prese dunque la decisione che da quel momento non avrebbe mai più fatto film in America.

La rassegna di film gialli d’autore «Cinema al Belvedere» è a via del Colosseo 41 e terrà compagnia ai romani per tutta l’estate. Di alta suggestione il luogo dove vengono proiettati i film, su un prato all’inglese del Giardino Rivaldi racchiuso tra il Colosseo, i Fori Imperiali, la Basilica di Massenzio e Santa Francesca Romana. Oltre ad assistere alla proiezione si può cenare al ristorante o ascoltare musica al bar senza uscire dal Giardino Rivaldi.

Domani sera, sabato 3 agosto, la rassegna di film gialli d’autore a via del Colosseo 41 proporrà «Il diritto di uccidere», con la regia di Nicholas Ray.

Per maggiori informazioni sulla rassegna «Cinema al Belvedere», suggeriamo di consultare il sito:http://www.cinemaalbelvedere.it

 

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