25 Mag 2013
I GATTI SONO STATI RICONOSCIUTI ANIMALI SOCIALI QUINDI LIBERI, PER LEGGE, DI STARE NEI CONDOMINI>>
Una strepitosa e molto ben accetta sentenza del Tribunale di Milano del 8 agosto 2011, sentenzia che “I gatti sono animali sociali e quindi il loro aggirarsi liberamente nei condomini non e’ contrario alle regole, anzi, e’ in qualche modo un loro diritto”. Questa la risposta del giudice alla citazione, con richiesta di risarcimento cumulativo e rimozione degli animali, avanzata da una coppia di condomini nei confronti di un’onorevole “gattara” che si occupava delle povere bestiole.
La nuova Riforma del Condomino, riconosce la territorialità dei gatti e contiene nuove norme volte a proteggere i diritti dei nostri piccoli e cari amici gatti o cani che siano.
Sottolineiamo che nessun vicino o cittadino è autorizzato, per quanto possa ritenersi disturbato dalla presenza di uno o più animali, a maltrattare, avvelenare, perseguitare o uccidere, le pene ricadono sul penale e vanno fino a 3 anni di reclusione.
Se qualcuno dovesse manifestare la volontà di nuocere ad un cane o ad un gatto anche non di proprietà o semplicemente dovesse manifestare propositi di avvelenamento, è possibile presentare una Denuncia- querela alla Polizia Municipale, alla Polizia di Stato, al Corpo Forestale dello Stato o ai Carabinieri per “minaccia” ex articolo 612 c.p , in relazione all’art. 544 bis del codice penale relativo all’uccisione di animali.
Tutte le motivazioni esposte da uno o più vicini con l’obiettivo di allontanare gli animali, devono essere supportate non da chiacchiere inutili che, come si dice “se le porta via il vento”, ma di certificazioni private o pubbliche riconosciute dalla legge e presentate al giudice per la valutazione del caso.
Qualora ci sia il sospetto che un animale sia stato avvelenato occorre avvisare il Centro Antiveleni e la ASL locale, che dovranno indagare sulla presenza di altre eventuali esche avvelenate molto pericolose anche per persone e bambini, se l’animale morto è in vostro possesso conservatelo per consegnarlo quanto prima al Centro antiveleni o ai veterinari della ASL per le indagini scientifiche di supporto.
Non esiste un divieto di nutrire o di detenere gatti o colonie feline. Chi nutre i gatti è tutelato dalla Legge Quadro 281/91, da cui sono derivate le diverse leggi regionali per la prevenzione del randagismo e la tutela degli animali da affezione. Con la Legge 189/2004 anche solo impedire a qualcuno di sfamare gatti, equivale a maltrattarli ed è punibile con la reclusione o con multe fino a 15.000 euro!
Le colonie feline sono tutelate dalla legge che, riconosce al gatto il diritto al territorio con espresso divieto di spostamento dei soggetti dal loro habitat, intendendo per habitat il luogo dove questi trovano abitualmente rifugio, cibo e protezione, siano esse aree pubbliche o private.
La permanenza dei gatti nelle aree pubbliche o condominiali è da considerare legittima ed impedire qualunque tipo di azione in proposito è passibile di denuncia. Il possesso della colonia felina in un condominio deve essere comunicata con lettera a mezzo a/r all’amministratore in carica con l’obbligo di fornire copia ai condomini.
Finalmente una sentenza storica per gli animalisti, una lotta senza tregua. Alle tante “persone” pronte a maltrattare, uccidere, avvelenare, ecc a tutte queste persone vorrei dire che noi siamo e saremo sempre tanti, che non smetteremo mai di difendere i diritti dei nostri amici a quattro zampe, che denunceremo e che pagherete per le vostre “cattive azioni”.
di Lauretta Franchini (AG.RF.25.05.2013)
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rolando dice:
Pubblicato il 25-11-2015 alle 15:17
Con tutti i problemi che ci sono al giorno d’oggi, vi sono delle persone cattive che odiano gli animali ed a queste persone auguro ogni male perché abbiano qualcosa di serio a cui pensare; mentre dagli animali noi umani abbiamo solamente da imparare !!!