17 Mag 2013
“I FRANCESCANI”, L’IDEOLOGIA E L’ARTE >>
(riverflash) – Nel 1228 venne fondata la basilica di San Francesco ad Assisi, il cui complesso e lungo percorso costruttivo rivela l’acceso dibattito tra i fautori della fedeltà assoluta agli ideali paupaeristici di San Francesco, evidenti anche nelle sue prime rappresentazioni pittoriche come quelle del Sacro Speco a Subiaco, e i sostenitori di un giusto inserimento del fenomeno francescano nelle contemporanee vicende della Chiesa.
Francesco non aveva presentato ideali estetici come aveva fatto San Bernardo, si era solo curato di ricostruire piccoli oratori campestri. Per il resto l’attività dei frati era totalmente “mendicante” e chiaramente povera.
Fu soprattutto Roma a sollecitare l’acquisizione di forme conventuali ottenendo alla fine la proprietà della basilica e la realizzazione del convento.
L’articolata struttura del complesso si lega alla triplice funzione di chiesa sepolcrale, chiesa conventuale e cappella papale. La basilica inferiore rappresenta forse una prima fase, subito superata da un progetto più ambizioso che portò alla realizzazione della basilica superiore, ricca di elementi del gotico francese e con la facciata orientata specularmente verso Gerusalemme.
Anche l’architettura sollecitava così quel rapporto tra Francesco e Cristo reso ancor più esplicito da Giotto nel ciclo delle “Storie del Santo” e da Dante nel XI canto del Paradiso.
L’architettura francescana si afferma in tutta Europa di derivazione romana, predilige spazi ampi e luminosi, pareti istoriate con i fatti della Passione, la Natività e la Vergine, santi e beati che incitano alla carità. I conventi e le chiese dei Francescani marcano il territorio delle città, vi lavorano grandi artisti, da Giotto a Piero della Francesca, da Leonardo, a Tiziano.
In gara con i frati Dominicani, i frati di San Francesco sono filosofi e teologi, insegnano nelle università e influenzano la cultura delle corti. I Cappuccini, dal XVI secolo, portarono chiese e conventi anche nelle campagne.
di Lauretta Franchini (AG.RF.17.05.2013)