Coppa di Africa dal 13 gennaio
header photo

ingrandisci il testo rimpicciolisci il testo testo normale feed RSS Feed

HA VINTO IL RIVOLUZIONARIO GRILLO E LE FACCE DEI “VECCHI “ POLITICI SONO TUTTO UN PROGRAMMA

(riverflash) – L’unico a gioire dopo i risultati scaturiti dalle urne nelle le elezioni politiche del 2013, è Beppe Grillo il quale tra un urlo e un altro, aizzando il popolo alla rivolta e al grido di “mandiamoli tutti a casa”, ha portato a casa un risultato che fa attestare il suo Movimento 5stelle intorno al 20%. Si tratta di un risultato straordinario, impensabile durante la campagna elettorale che evidentemente ha dato i suoi frutti, raccogliendo i voti di tutti gli indecisi e gli “arrabbiati” per non dire di peggio, rispetto a ciò che hanno fatto i Governi precedenti. Che farà ora Grillo? Sarà in grado di mantenere gli impegni presi? Riuscirà come promesso a ridurre il numero dei Parlamentari, e togliere i benefit così come si aspetta la gente che lo ha votato? “Non voglio inciuci” ha dichiarato ieri sera dopo aver visto i risultati e abbiamo motivo di credere che manterrà la sua parola. Chi non è contento invece è Pierluigi Bersani che è voluto rimanere da solo a guardare i risultati e non ha voluto parlare; chi era con lui ha riferito di averlo visto scuro in volto e di umore non proprio allegro; il leader del Pd era convinto di stravincere le elezioni, specialmente dopo una campagna elettorale basata sulle polemiche e gli insulti contro gli avversari politici che gli ha “fruttato” semplicemente una mezza sconfitta: “ora abbiamo il dovere di restituire una stabilità all’Italia”, si è limitato a dire per rendere meno pesante la delusione di aver vinto per un pugno di voti. Mario Monti poi si è addirittura dichiarato “soddisfatto a metà” con il suo 10,6% rimediato alla Camera e non ha minimamente accennato al fallimento della sua coalizione di Centro, della serie: “negare sempre fino alla fine”: la scelta di allearsi con lui fatta da Gianfranco Fini e Pierferdinando Casini si è rivelata poi una scelta fallimentare: sono crollati tutti e due e Fini è addirittura fuori dal Parlamento. Infine il “miracolo” Berlusconi: una specie di “ercolino sempre in piedi” il quale afferma: “ se avessi iniziato la campagna elettorale un mese prima, avrei vinto” e in ogni caso si dimostra soddisfatto di essere riuscito a rimanere a galla in un clima politico veramente complicato e confuso. E allora Grillo a parte, le facce dei “vecchi politici” non sono delle migliori e dovranno essere fatte non poche riflessioni sui motivi che hanno portato a questa situazione di “ingovernabilità” dell’Italia che è l’unica, insieme ai suoi elettori, a rimetterci in questa situazione. Ma ora ci chiediamo: cosa sarebbe successo se Bersani al posto di indire le primarie, avesse lasciato il campo “libero” a Matteo Renzi che poteva rappresentare il nuovo per la giovane età e le competenze acquisite? Cosa sarebbe successo se Fini e Casini avessero preso altre strade invece di sostenere “contro tutto e contro tutti” il leader del partito delle tasse? Cosa sarebbe successo se Berlusconi avesse condotto una campagna elettorale “ normale” senza promettere cose eclatanti (restituzione soldi imu) sapendo che dal punto di vista economico tale operazione sarebbe risultata impossibile in questo momento? Ecco quindi la risposta: le urla di Beppe Grillo non possono che colpire gli italiani che non ne possono più di “vecchie” facce e promesse, che hanno già visto cosa gli altri sono in grado di fare e vogliono ora fortemente un cambiamento “vero” che sia in grado di restituire “dignità” ad un Paese che non merita questa classe politica….

AG.RF. 26.02.2013

Nessun Commento »

Puoi lasciare una risposta, oppure fare un trackback dal tuo sito.


Vuoi essere il primo a lasciare un commento per questo articolo? Utilizza il modulo sotto..

Lascia un commento


Heads up! You are attempting to upload an invalid image. If saved, this image will not display with your comment.

*