26 Feb 2013
HA VINTO IL RIVOLUZIONARIO GRILLO E LE FACCE DEI “VECCHI “ POLITICI SONO TUTTO UN PROGRAMMA
(riverflash) – L’unico a gioire dopo i risultati scaturiti dalle urne nelle le elezioni politiche del 2013, è Beppe Grillo il quale tra un urlo e un altro, aizzando il popolo alla rivolta e al grido di “mandiamoli tutti a casa”, ha portato a casa un risultato che fa attestare il suo Movimento 5stelle intorno al 20%. Si tratta di un risultato straordinario, impensabile durante la campagna elettorale che evidentemente ha dato i suoi frutti, raccogliendo i voti di tutti gli indecisi e gli “arrabbiati” per non dire di peggio, rispetto a ciò che hanno fatto i Governi precedenti. Che farà ora Grillo? Sarà in grado di mantenere gli impegni presi? Riuscirà come promesso a ridurre il numero dei Parlamentari, e togliere i benefit così come si aspetta la gente che lo ha votato? “Non voglio inciuci” ha dichiarato ieri sera dopo aver visto i risultati e abbiamo motivo di credere che manterrà la sua parola. Chi non è contento invece è Pierluigi Bersani che è voluto rimanere da solo a guardare i risultati e non ha voluto parlare; chi era con lui ha riferito di averlo visto scuro in volto e di umore non proprio allegro; il leader del Pd era convinto di stravincere le elezioni, specialmente dopo una campagna elettorale basata sulle polemiche e gli insulti contro gli avversari politici che gli ha “fruttato” semplicemente una mezza sconfitta: “ora abbiamo il dovere di restituire una stabilità all’Italia”, si è limitato a dire per rendere meno pesante la delusione di aver vinto per un pugno di voti. Mario Monti poi si è addirittura dichiarato “soddisfatto a metà” con il suo 10,6% rimediato alla Camera e non ha minimamente accennato al fallimento della sua coalizione di Centro, della serie: “negare sempre fino alla fine”: la scelta di allearsi con lui fatta da Gianfranco Fini e Pierferdinando Casini si è rivelata poi una scelta fallimentare: sono crollati tutti e due e Fini è addirittura fuori dal Parlamento. Infine il “miracolo” Berlusconi: una specie di “ercolino sempre in piedi” il quale afferma: “ se avessi iniziato la campagna elettorale un mese prima, avrei vinto” e in ogni caso si dimostra soddisfatto di essere riuscito a rimanere a galla in un clima politico veramente complicato e confuso. E allora Grillo a parte, le facce dei “vecchi politici” non sono delle migliori e dovranno essere fatte non poche riflessioni sui motivi che hanno portato a questa situazione di “ingovernabilità” dell’Italia che è l’unica, insieme ai suoi elettori, a rimetterci in questa situazione. Ma ora ci chiediamo: cosa sarebbe successo se Bersani al posto di indire le primarie, avesse lasciato il campo “libero” a Matteo Renzi che poteva rappresentare il nuovo per la giovane età e le competenze acquisite? Cosa sarebbe successo se Fini e Casini avessero preso altre strade invece di sostenere “contro tutto e contro tutti” il leader del partito delle tasse? Cosa sarebbe successo se Berlusconi avesse condotto una campagna elettorale “ normale” senza promettere cose eclatanti (restituzione soldi imu) sapendo che dal punto di vista economico tale operazione sarebbe risultata impossibile in questo momento? Ecco quindi la risposta: le urla di Beppe Grillo non possono che colpire gli italiani che non ne possono più di “vecchie” facce e promesse, che hanno già visto cosa gli altri sono in grado di fare e vogliono ora fortemente un cambiamento “vero” che sia in grado di restituire “dignità” ad un Paese che non merita questa classe politica….
AG.RF. 26.02.2013