AG.RF 12.11.2014 (ore 16:51)
(riverflash) – Beppe Grillo ha iniziato da Bruxelles la battaglia contro l’austerity lanciando il referendum per l’abolizione dell’euro. Una raccolta di firme perché la Banca d’Italia torni a stampare moneta, in modo da sottrarre alla BCE la politica economica, afferma i coofondatore del M5S: “Siamo stanchi dei sacrifici, vogliamo riprenderci la sovranità della nostra moneta, salvare le nostre aziende; è caduto il Muro, non quello delle carte di credito”.
Con la raccolta di firma in Italia Grillo spera di trovare alleati per votare in Parlamento l’uscita dall’euro e dichiara: “Da quando siamo nell’euro tutti i parametri sono peggiorati, se porteremo quattro milioni di firme in Parlamento può succedere anche un miracolo. Magari la Lega o una parte di Forza Italia, che ha fatto campagna contro l’euro, possono votare a favore dell’uscita dall’euro e avremo con noi due terzi del Parlamento”.
Beppe Grillo parla per circa mezz’ora, attacca la Germania e la BCE: “Noi non siamo in guerra con l’Isis, ma con la BCE. Quanto ai tedeschi offendono me e il Movimento, ma anche l’Italia, dimenticando che la mafia c’è anche in Germania ed è un paese corrotto”.
Quindi Grillo non risparmia stoccate, per esempio alla Francia: “Riceve la più grande tangente d’Europa sotto forma di un Europarlamento che si sposta tra il Belgio e Strasburgo, in territorio francese”. Una stoccata anche al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano: “Noi abbiamo chiesto l’impeachment per Napolitano. Senza di lui questa mancanza di dignità economica e sociale non ci sarebbe stata”. Non si è salvato dagli strali grillini Jean Claude Junker, il neo presidente della Commissione Europea: “Ma da chi è stato eletto? Si tratta di un ex ministro delle finanze di un paese paradiso fiscale”.
A Bruxelles l’aula è gremita di curiosi, eurodeputati e giornalisti. Il primo intervento, però, viene assegnato a un portavoce dell’Ukip, gli alleati inglesi del gruppo Farage. Un giornalista italiano, venuto fino a Bruxelles ha contestato: “Solo Putin si fa fare domande dagli amici”. Risposta caustica di Grillo: “farebbe bene a fare domanda per un altro lavoro perché tra un po’ le sovvenzioni pubbliche ai giornali non ci saranno più”. I giornali cartacei probabilmente scompariranno, ma il giornalismo sul web è vivo e gode ottima salute.
Sceso dal palco Beppe Grillo ha ribadito gli obiettivi dei 5 Stelle: “Inserimento degli Eurobond, rigetto del Fiscal Compact e niente pareggio di bilancio in Costituzione fanno parte dei nostri punti di programma”.
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