11 Giu 2013
GRECIA, CHIUDE LA TV PUBBLICA. LICENZIAMENTO PER 2.800 DIPENDENTI
ATENE (RIVER FLASH)- Il portavoce del governo ellenico Simos Kedikoglou, ha annunciato la chiusura della Tv pubblica Ert e il licenziamento di tutti i suoi 2.800 dipendenti. La decisione rientra nell’ ambito del programma delle privatizzazioni delle aziende a partecipazione statale concordato con la troika.
Eppure, per quanto riguarda la situazione economica del Paese, il primo ministro del Lussemburgo, Jean Claude Juncker, durante la conferenza stampa tenuta con il collega greco Antonis Samaras, si era detto “molto ottimista”.
“Ho voluto anch’io – ha aggiunto Juncker – ritornare e constatare il progresso fatto dal popolo greco e dal suo governo. Oggi nessuno parla più di Grexit”, riferendosi all’uscita della Grecia dall’eurozona ventilata nei mesi scorsi. Da parte sua, Samaras ha detto di Juncker che “è stato il primo europeo a credere che la Grecia potesse uscire dalla crisi e l’ha sostenuta pubblicamente e in modo categorico. Consideriamo Juncker uno dei nostri”, ha detto il capo dell’esecutivo ellenico aggiungendo che “al cambiamento del clima hanno contribuito prima di tutto gli enormi sacrifici del popolo greco e il lavoro metodico e sistematico del governo tripartite”. Riferendosi alla questione Gazprom e al mancato acquisto della compagnia del gas greca Depa da parte del gigante russo dell’energia, Samaras ha rassicurato che non ci saranno nuove misure di austerità in seguito alla rinuncia della compagnia russa. “Qualcuno – ha detto Samaras – sostiene che ci saranno nuove misure. Si tratta di assurdità ” ha concluso.