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GRAN BRETAGNA: UCCISA DA UN UOMO, JO COX, DEPUTATA LABURISTA

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AG.RF.(MP).17.06.2016

“riverflash” – Ieri è avvenuto un gravissimo episodio di sangue in Gran Bretagna, a Bristall, nello Yorkshire: Jo Cox, deputata laburista, è stata infatti uccisa da un inglese 52 enne che l’ha aggredita e colpita con un coltello e numerosi colpi d’arma da fuoco. La Cox si era sempre occupata di temi sociali: in passato aveva lavorato per Oxfam e Save the Children e, una volta parlamentare, si era schierata a favore dell’intervento militare britannico in Siria, in aperto dissenso con il leader del suo partito, Jeremy Corbyn. La donna è stata attaccata per la strada, a Bristall, vicino Leeds ed è deceduta dopo poche ore. L’uomo, che risponde al nome di Tommy Mair, è stato subito arrestato: egli si è avventato sulla donna al grido di “Britain first”. Contraria alla Brexit, la parlamentare si era occupata di temi legati ai più deboli e all’accoglienza dei rifugiati siriani. Sospesi i lavori degli opposti comitati referendari sulla Ue. Il marito Brendan, ha commentato così, l’omicidio: “L’odio è velenoso”. La parlamentare, 41 anni, è stata aggredita intorno alle 14, ore italiana, nelle vicinanze della biblioteca di Birstall, località nel cuore del suo collegio elettorale. Soccorsa e ricoverata in ospedale, le sue condizioni sono apparse subito disperate. A metà pomeriggio è stata dichiarata morta. Non è ancora chiaro il movente che ha spinto l’uomo ad ucciderla e la polizia sta attualmente indagando sui motivi del folle gesto. In passato la deputata si era occupata di temi legati al conflitto siriano e della questione migranti, sempre dalla parte dell’accoglienza. Si era anche schierata a favore dell’intervento militare britannico in Siria, in aperto dissenso con il leader del suo partito, Jeremy Corbyn, che oggi si dice “scioccato”. La Cox, che aveva anche lavorato per Oxfam e Save the Children, si trovava nella sua circoscrizione per il consueto incontro con gli elettori. Madre di due figli, laureata a Cambrige, aveva iniziato la sua carriera proprio negli stessi luoghi dove era nata. Il primo ministro David Cameron, appena informato dell’accaduto, ha espresso “profondo dolore  per il terribile attacco” e anche il sindaco laburista di Londra, Sadiq Khan si è detto “scioccato”.  Dopo l’agguato, gli opposti schieramenti  nel referendum del prossimo 23 giugno sulla permanenza della Gran Bretagna nella Ue,  hanno subito sospeso le rispettive campagne. L’annuncio dello stop è arrivato via twitter sia dal movimento “Stronger in Europe”, che dall’ex sindaco di Londra Boris Johnson per il fronte del “Leave”.  E l’intero Paese è ora sotto shock e messaggi di cordoglio arrivano da tutti i paesi.

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