2 Dic 2015
GLI EVENTI DI DICEMBRE ALL’ACCADEMIA D’EGITTO
di Sabrina Sciabica (AG. RF. 02.12.2015)
(riverflash) – Ecco il programma dell’Accademia D’Egitto, situata all’interno di Villa Borghese (via Omero 4, Roma), per il mese di dicembre:
– Il 3 dicembre alle 19, avverrà la proiezione dell’affascinante documentario “Bellezza e ricchezza: patrimonio culturale e naturale del Nilo” durante il quale, come nel consueto spirito d’accoglienza dell’Accademia, ci sarà un break con degustazione di Karkadé.
– Il 17 dicembre alle 19, si terrà la presentazione della pubblicazione italiana sul Deserto Occidentale d’Egitto di B. E. Barich, G. Lucarini, M.A. Hamdan, F.A. Hassan. Interverranno l’autrice, professoressa Barbara Barich, docente all’Università della Sapienza di Roma, insieme all’architetto Vincenzo Valenti, alla professoressa Loredana Sist, alla prof.ssa Maria Carini. Il dialogo sarà moderato da S.E. l’Ambasciatore Antonio Badini.
– A seguire, sempre il 17 dicembre, è prevista l’inaugurazione della mostra “Vita nell’oasi. Luoghi e volti di Farafra”, a cura di C. de La Fluente e F. Lucarini. Si tratta della più piccola oasi del Deserto occidentale dell’Egitto; Farafra si trova al centro di tale deserto e suoi abitanti sono principalmente beduini. La principale attrazione è il cosiddetto Deserto bianco (Sahara el Beyda), il cui colore è legato a formazioni rocciose di gesso createsi a seguito di tempeste di sabbia.
Ricordiamo, inoltre, l’esposizione che rimarrà aperta fino al 30/06/2016: “La misteriosa scoperta della tomba di Tutankhamon” in cui si ammira una perfetta ricostruzione della tomba del giovane faraone. Troneggia, tra tante meraviglie, la più famosa icona dell’arte faraonica, ovvero la maschera che lo ritrae. L’originale, ricoperta d’oro, lapislazzuli e pietre dure, ricopriva la testa e le spalle della mummia regale. Sulla fronte sono raffigurate la dea avvoltoio dell’Alto Egitto, Nekhbet, e la dea cobra del Basso Egitto, Wadjet.
Tra l’altro, è di pochi giorni fa l’annuncio del ministro delle Antichità egiziano, Mahmoud el- Damanti, che, da ricerche effettuate con l’uso di georadar, nella tomba del faraone – nella Valle dei Re a Luxor – potrebbe trovarsi un’altra camera mortuaria; le speranze degli archeologi è che sia la tomba della madre Nefertiti. Il tutto era partito dopo la scoperta di alcune crepe quasi invisibili sugli intonaci dipinti della stanza, esse potevano essere la prova che dietro i muri nord e ovest si nascondessero altre stanze. Da tempo gli esperti sollevavano dubbi su quanto fosse modesta la camera funeraria di Tutankhamon: si era già ipotizzato che fosse un’anticamera o un’ aggiunta fatta rispetto alla tomba più grande, quella che per l’appunto potrebbe ospitare la bellissima regina.
Riportiamo, per concludere, le parole di buon auspicio della Direttrice dell’Accademia d’Egitto, la professoressa Gihane Zaki: “Malgrado i venti contrari…Abbiamo ancora molti amici da conoscere e tante cose da scoprire. Viva la lingua universale dell’Arte e della Cultura!”