GLI EDITORI SALVANO I 120 MILIONI ANNUI DA GARE E BANDI PUBBLICI

AG.RF 06.06.2014 (ore 23:38)

(riverflash) – Lo Stato, le regioni e gli enti locali hanno l’obbligo di pubblicizzare sui principali giornali cartacei gli avvisi di bandi pubblici e di gare. Un affare da circa 120 milioni l’anno di uscite per le amministrazioni statali e di entrate per gli editori. Nel cosiddetto Decreto Irpef era stata inserita una norma per abrogare questa spesa. Si potevano pubblicizzare bandi e gare direttamente su internet e a costo zero. Dopo le elezioni europee, però, Il Decreto è sparito e gli editori cartacei sono tranquilli perché il tesoretto da 120 milioni continuerà ad affluire nelle loro tasche.

Matteo Renzi, rivendicò nella conferenza stampa di presentazione del decreto sul Bonus Irpef, ma ieri 5 giugno le commissioni Bilancio e Finanze del Senato lo hanno cassato.

Viene il sospetto che ci sia stato un lavoro sotterraneo da parte di chi non voleva perdere i 120 milioni. I giornali non hanno parlato troppo di tale vicenda, non serviva fare da cassa di risonanza.

Solo un commento-analisi del Sole 24 Ore che destò qualche stupore negli stessi ambienti industriali. Il quotidiano di Confindustria, infatti, non accolse troppo favorevolmente il Decreto. Il Sole 24 Ore sosteneva che le pubbliche amministrazioni non avrebbero davvero risparmiato quei 120 milioni di euro l’anno di cui parlava l’esecutivo Renzi. Infatti, fece rimarcare il Sole, quel costo per la pubblicità legale sui giornali non era a carico di Stato, regioni ed enti locali, bensì delle aziende vincitrici degli appalti e delle gare oggetto della pubblicità.