GLI ANIMALISTI NON VOGLIONO IGNAZIO MARINO COME SINDACO DI ROMA

“riverflash” – Dopo la contestazione subita da Ignazio Marino, candidato alla poltrona di Sindaco con il centro sinistra, si è posto di nuovo il problema degli animalisti contro la vivisezione, argomento quanto mai sentito condiviso da molti. Domenica scorsa Marino è stato “intercettato” a Campo dei Fiori, subito riconosciuto, è diventato immediatamente oggetto di aggressione verbale: donne e uomini a torso nudo, lo hanno inseguito al grido di “vivisezione falsa scienza”. La protesta è stata veramente veemente al punto che il chirurgo, rinunciando a parlare con i manifestanti, si è dovuto rifugiare a palazzo Farnese per evitare gli insulti dei manifestanti. Il motivo della contestazione sembrerebbe essere stato un trapianto di fegato su due babbuini, eseguito da Marino nel 2992. Tuttavia egli ha replicato contestando duramente i modi e le parole utilizzate dai manifestanti e di fatto dando degli “antichi” a coloro che contestavano, rei secondo lui, di non essersi adeguati ai progressi della scienza “ queste persone non sanno forse che ora la scienza è riuscita a realizzare un rene di topo con la bioingegneria e quindi la fase dell’utilizzo degli animali sta arrivando al suo tramonto”, ed ha anche citato l’esempio di sperimentazioni di farmaci sui topi, per arrivare a curare malattie pesanti quali la leucemia “se una bimba soffre di leucemia e le medicine non bastano più a curarla, non si testano forse nuove medicine sui topi?”. Può bastare tutto questo a giustificare la sua “simpatia” per la vivisezione? Gli animalisti di fatto sono contro il candidato – sindaco: “Già precedentemente ha fatto battute in tal senso, da rabbrividire”, hanno dichiarato; la città di Roma e le sue associazioni sono attualmente molto presenti e attive per quanto riguarda la difesa degli animali e per voler sradicare la pratica della vivisezione, ritenuta una terribile violenza. Puntuale a tale proposito è arrivato anche il commento del sindaco di Roma,Gianni Alemanno, il quale ha subito condannato la modalità con cui è avvenuta la contestazione (si è parlato di una vera e propria aggressione da parte dei manifestanti anche se la cosa è stata smentita categoricamente da Loredana Pronio, presidente di FederFida, per quanto riguarda i toni) ed ha voluto ricordare tutto ciò che Roma ha fatto fino ad oggi, sotto il suo mandato, impegnandosi e avendo come obiettivo quello di rendere la città “a misura di animale”. L’episodio avvenuto domenica ha quindi offerto un importante spunto per fare una riflessione: ma perché non vengono stanziati finanziamenti per ricerche e studi efficaci su metodi alternativi alla sperimentazione animale nel settore farmaceutico?

AG.RF. (MP) 07.05.2013