AG.RF 25.06.2014 (ore 11:07)
(riverflash) – Fa sentire la propria voce Giorgio Garuzzo, ingegnere piemontese con ha lavorato all’Olivetti per poi trascorrere un ventennio alla Fiat dell’era Agnelli. Nel 1996 ricopriva l’incarico di Direttore Generale della holding torinese, da cui si dimise per incompatibilità con Cesare Romiti.
L’ingegnere piemontese lancia l’allarme su un possibile affossamento del fotovoltaico e delle altre energie rinnovabili. Un sabataggio, a suo dire, che ha punti in comune con la vicenda ENI-Mattei: “sta succedendo la stessa cosa, anche se meno eclatante perché non si abbatte nessun aereo e, controllando i mass media, TV in testa, si evita di far sapere la verità”.
Chi produce petrolio, secondo Garuzzo, non desidera vedersi ridurre il mercato da energie alternative: “Tra pochi giorni il ministro Guidi dirà come “tagliano” le bollette del 10% alle PMI. Saranno dei regali straordinari ai fossili. Tagliando retroattivamente gli incentivi al fotovoltaico colpiranno migliaia di aziende, agricole e industriali, che avevano trovato nel fotovoltaico un aiuto a tenere in questo periodo di crisi, in primis abbassando i costi delle loro bollette. Non potranno più ripagare i finanziamenti o, se potranno continuare a farlo, non avranno più alcun beneficio e ancora più rischi. Certi giorni basta guardare fuori dalla finestra. Domenica 22 giugno c’è il sole a Oristano e la giornata è bella: un buon 60/70% dell’energia italiana che stiamo consumando è prodotta dal fotovoltaico. Vuol dire che decine di centrali a carbone, gas e petrolio sono ferme! Stiamo risparmiando milioni di tonnellate di metri cubi di gas, a vantaggio della bilancia dei pagamenti italiani e della sicurezza energetica del Paese, ma soprattutto nessuno ora sta respirando inquinanti che contribuiscono sostanzialmente all’insorgere dei tumori che uccidono più di un italiano su tre! Quando ho iniziato nel 1996 a lavorare nel fotovoltaico, questo era il mio obiettivo. Pensavo che fosse un obiettivo importante e utile alla collettività. Purtroppo ero ingenuo: non pensavo che gli interessi dei fossili (nel business e nello spirito) avrebbero fatto di tutto per tagliare le gambe al fotovoltaico e a me e a molti altri come imprenditori”.
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