7 Giu 2013
FURNARI E LABRIOLA LASCIANO M5S, PER GRILLO IL PARLAMENTO È LA TOMBA DELLA 2ª REPUBBLICA
(riverflash) – I deputati pugliesi Alessandro Furnari e Vincenza Labriola hanno lasciato il MoVimento 5Stelle, nelle cui liste sono stati eletti a Montecitorio, per confluire nel Gruppo Misto della Camera dei Deputati.
Con questo commento M5S ufficializza la defezione dei due neo-eletti onorevoli: “Il gruppo parlamentare alla Camera MoVimento 5 Stelle, nell’apprendere del passaggio di due colleghi al Gruppo misto, desidera salutarli e augurare loro buona fortuna.
Auguri a Vincenza Labriola e Alessandro Furnari di buon lavoro, con l’auspicio che riescano a concretizzare molti efficaci progetti di legge: nel MoVimento 5 Stelle non sono infatti riusciti a proporne neppure uno, oltre ad aver apposto le loro firme a progetti altrui, siglando appena un paio di interrogazioni in due, in tre mesi di lavoro. Siamo certi che al gruppo misto lavoreranno molto meglio, anche considerando che saranno finalmente liberi di disporre di tutto il denaro spettante senza dover più adempiere agli impegni presi con il codice di comportamento e col “fastidioso” Beppe Grillo. Argomento, questo, che hanno molto a cuore e su cui si concentra la loro “dissidenza“. Tale serenità economica consentirà loro anche di dedicarsi finalmente al problema Ilva, che da deputati tarantini vedono certamente come stella polare. Finora, però, non hanno purtroppo avuto modo di pronunciarsi o di impegnarsi in proposito neanche una volta, preferendo delegare in toto tale spinosa questione al senso di responsabilità degli altri colleghi pugliesi che ci stanno mettendo la faccia e l’impegno.
Per finire siamo sicuri che i due deputati, finalmente “liberi“, sapranno rendere merito anche al nuovo titolo di cui potranno ora fregiarsi: l’onorevole Labriola e l’onorevole Furnari.”
Dal suo Blog, Beppe Grillo definisce il Parlamento “un simulacro, un monumento ai caduti, la tomba maleodorante della Seconda Repubblica”. Quindi spiega la sua affermazione: “l Parlamento ha ancora un senso? Va riformato, abolito? Una cosa è certa, oggi non serve praticamente a nulla. Il Parlamento, luogo centrale della nostra democrazia, è stato spossessato dal suo ruolo di voce dei cittadini. Emette sussurri, rantoli, gemiti come un corpo in agonia che sono raccolti da volenterosi giornalisti per il gossip quotidiano”.
AG.RF 07.06.2013