4 Lug 2013
FINISCE LA LATITANZA DI AVESANI, NARCOTRAFFICANTE ARRESTATO A ROMA
(riverflash) – Arrestato il latitante Giovanni Avesani, detto “Il Principe”. Si rifugiava al Torrino, quartiere oltre l’Eur, vicino alla via del Mare. Sud-ovest di Roma per questo narcotrafficante che, anche al commissariato di Polizia ha provato a ingannare gli agenti esibendo un documento falso, intestato a Giovanni Battista. Gli investigatori della Squadra Mobile di Roma hanno messo fine alla latitanza di Avesani, ricercato dal 2011 per una condanna a quindici anni, un mese e 27 giorni di carcere, per traffico internazionale di stupefacenti.
Legato a cosche della Ndrangheta, Il Principe è stato coinvolto in passato in indagini sulla criminalità organizzata calabrese e personaggi di spicco di quella romana, capaci di importare ingenti quantitativi di hashish e cocaina, come dimostrano i sequestri, condotti nell’ambito di quelle indagini, di 17 tonnellate di hashish a bordo della motonave Diana V, intercettata il 17 dicembre 1999 nei pressi di Fiumicino, e di 2,1 tonnellate di cocaina, sequestrate a bordo della motonave Irene il 13 aprile 2003 nelle isole Canarie.
Romano, 52 anni, Avesani viveva a via Mauriac, al Torrino. Nel suo rifugio gli agenti hanno trovato molti documenti di identità in bianco, segno della volontà di continuare a nascondersi a tempo indeterminato.
Giovanni Avesani è accusato di gestire l’enorme quantitativo di stupefacenti, cocaina dal Sud America e hashish dall’Africa, per conto della cosca che faceva capo a Candeloro Parrello, dell’omonimo clan di Palmi e figlio del boss Gaetano, che aveva diretto per anni la criminalità nella Piana di Gioia Tauro.
Il narcotrafficante faceva da collegamento tra le cosche calabresi più importanti e la malavita romana di primo livello, legata ai superstiti della banda della Magliana, in particolare a Enrico Nicoletti, l’ex cassiere dell’organizzazione criminale romana.
AG.RF 04.07.2013