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FINA DIVING WORLD SERIES 2015: IN DUBAI JACK LAUGHER SALE IN CIMA AL MONDO

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 di Nicola Marconi (AG.RF 20.03.2015) ore 20:54

(riverflash) – Una giornata incredibile quella appena trascorsa a Dubai, dove si sta svolgendo la seconda tappa delle World Series 2015, dove la Cina non è riuscita a fare l’ en-plein di medaglie d’oro.

Che ci fosse qualcosa di “strano” giá lo si era visto questa mattina, ma oggi pomeriggio abbiamo avuto la certezza che il copione non fosse giá scritto; nella finale femminile He Zi ha ceduto il passo alla compagna Shi Tingmao, inarrestabile fin dall’inizio a colpi di “9” e “10”: per lei non solo la prima posizione, ma il “monster score” di 398.70, mai visto prima in campo femminile.

La Zi si é dovuta accontentare della seconda piazza, ma anche lei non c’é andata giú leggera: per raggiungere quota 377.50 punti ha saltato alla grande, ma oggi non ci poteva essere che una vincitrice.

E poi al terzo posto Jennifer Abel, che si conferma sempre piú come la vera “contender” per la medaglia di bronzo a Rio 2016: per lei 366.90 punti.

Jack+Laugher+dubaiMa la vera sorpresa é stata la finale maschile, sempre dal trampolino: é stato il britannico Jack Laugher ad interrompere la serie di vittorie cinesi, e lo ha fatto alla grande. Una serie gara super difficile, eseguita in scioltezza da un ventenne che sembra un veterano: uma media di 94 punti a tuffo e non ce ne é stato per nessuno!

Gli unici in grado di provare ad arginare quest’onda in piena sono stati i cinesi Cao Yuan ed He Chong, ma tuffo dopo tuffo hanno perso terreno: dopo oggi gli equilibri si sono certamente spezzati, ora il mondo ha una nuova super star, un nuovo “uomo da battere”!

A conclusione di questa elettrizante giornata il sincro misto dal trampolino: molto bene il duo cinese formato dalla trampolinista He Zi e dal piattaformista Chen Aisen, il piú solido, ma dietro di loro in crescita costante c’é la coppia canadese Abel/Dulac, che fa dell’alta difficoltá il loro punto forte. Infine si é affacciata sul podio la coppia ucraina con Dolgov e Kesar, ma c’é da lavorare sulla sincronia.

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