AG.RF.(redazione).07.05.2021
bloccata la consegna dei vaccini ai Medici di Famiglia anziani e fragili dovranno arrangiarsi, cittadini obbligati agli hub, uso politico della vaccinazione
“riverflash” – Causa “hubbite” oggi molti medici di medicina generale hanno dovuto disdire le vaccinazioni domiciliari. Con una lettera inviata alle Asl dall’Assessorato infatti sono state bloccate le consegne di dosi Pfizer : potranno fare solo i richiami. “ così Pier Luigi Bartoletti segretario Provinciale della Fimmg Roma la federazione dei Medici di famiglia “Gli anziani a letto dovranno arrangiarsi. Ma cosa succede in Regione? Chi decide cosa? Sembra come concorsopoli. Si agisce a prescindere da ciò che dice il Presidente. Solo tre giorni fa Nicola Zingaretti dichiarava a Uno Mattina che :”stiamo distribuendo a tutti i medici di medicina generale i nomi dei «pazienti over 80 che non si sono iscritti nel sistema di prenotazione, «per cercarli e tornare a domandare loro di vaccinarsi». La lista non è mai arrivata. Gli anziani infermi, in compenso, restano senza vaccino. L’hubbite , cioè il processo di moltiplicazione degli hub, ha leso la libertà di scelta dei cittadini, forzando li verso una vaccinazione industriale quando avrebbero preferito farsi vaccinare dal proprio medico. Ora le vittime sono gli anziani fragili con la conseguente transumanza di famiglie con pazienti gravi al seguito verso i centri vaccinali. Continua la distribuzione di Astra Zeneca, giocando un pò sull’ambiguità, e l’apertura di nuovi hub, anche in cliniche private accreditate. A breve le farmacie avranno Johnson e Johnson. Si indirizza così , di fatto e senza alcun ritegno, il sistema sanitario regionale, verso la privatizzazione anche delle funzioni di base, e si butta a mare, in modo offensivo, il contributo che migliaia di medici di famiglia che sono , ad oggi, l’ossatura di un sistema sanitario pubblico e universale. Ne sono la garanzia. Due le intese siglate con questa Regione,entrambe disattese. Quella siglata il 14 Gennaio con cui 1700 MMG, già da subito disponibili a vaccinare con Pfizer e Moderna, e quella firmata a febbraio, con cui, recependo l’accordo nazio nale, si estendeva la vaccinazione a tutti, come l’antinfluenzale. Nessun vaccino fino all’8 marzo. E poi con il contagocce. Inadempienza contrattuale allo stato puro. E i nostri pazienti costretti a rivolgersi agli hub. Ci siamo stancati. Senza DPI un anno fa, senza vaccini da mesi. Ci siamo spesi in prima linea quando nessuno voleva rischiare. La risposta oggi della Regione Lazio è quella di impedirci di lavorare la scelta di scaricare disagi sui cittadini o spingerli nei recinti vaccinali. Tutto ciò è desolante. Così collaborare è impossibile. Noi continueremo a stare vicino alle persone che poco hanno se non il loro medico, a meno che non si mettano le mani in tasca. Se fossimo un’altra categoria di lavoratori sarebbe solo da incrociare le braccia. Senza se e senza ma. Qui non si aggiusta nulla. Non saremo complici della privatizzazione della sanità del Lazio, e nemmeno di un uso , evidentemente politico, del sistema hub per la vaccinazione”
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Categoria: Sanità | Tag: abuso posizione dominante, disagi, fimmg lazio, hub, medici di famiglia, moderna, pazienti, pfizer, RF, riverflash, uso politico, vaccini
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