AG.RF.(MP).20.09.2014
“riverflash” – “Il concorso per gli 85 posti di specializzazione in medicina generale che si è svolto all’Ergife non è stato il caos che viene descritto.” Questa la dichiarazione Di Pier Luigi Bartoletti segretario regionale della Federazione Italiana medici di Famiglia del Lazio . “Certo si può organizzare tutto meglio ma era la prima volta che a questa selezione si presentavano 1400 concorrenti. Nonostante ciò il concorso si è svolto in modo regolare tanto che le forze dell’ordine chiamate ad intervenire non hanno rilevato gli estremi per farlo . Se vi sono stati episodi censurabili dunque questi non hanno certo inficiato la prova, che è stata tra le più difficili degli ultimi anni a conferma di una consuetudine di estremo rigore nelle procedure di selezione dei medici di medicina generale. “Credo però” continua Bartoletti “che si stia perdendo di vista la questione drammatica posta dalla prova: 1400 persone laureate in medicina che cercano di vincere un posto alla scuola di formazione che dura tre anni e che non garantisce poi un lavoro immediato, denunciano un problema che va ben oltre le presunte furbate. Che il 20% dei concorrenti aveva 39 anni è un dramma che di questi ben 42 avevano tra i 50 e 60 anni lo rende ancora piu evidente. Otto concorrenti avevano tra i 45 e i 50 anni, uno 66 , un 69 e uno addirittura 70.” Numeri che dimostrano tutta la drammaticità della crisi in atto anche nella sanità, anche in una professione che mai si sarebbe pensato potesse soffrire di crisi occupazionali. Invece i piani di rientro i blocchi del turn over hanno prodotto anche questa situazione. Credo sia questo”conclude il segretario della Fimmg ”il tema da affrontare e la risposta non può essere mettere uno sceriffo accanto ad ogni concorrente.”
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