28 Giu 2015
FIACCOLATA M5S PER L’ONESTÀ A OSTIA, MUNICIPIO DI ROMA SCIOLTO PER INFILTRAZIONI MALAVITOSE
AG.RF 28.06.2015 (ore 17:21)
(riverflash) – A Ostia, quartiere della Roma che si affaccia sul mar Tirreno, è partita ieri sera la fiaccolata per l’onestà. Circa 5.000 persone a sfilare con slogan e striscioni sul lungomare. Significativo che la manifestazione si sia svolta nel X° Municipio, commissariato per infiltrazioni malavitose. Preferiamo adoperare il termine malavitoso invece di mafioso, che fa pensare a delinquenti provenienti dall’Italia del Sud. Arrestato l’ex-presidente Andrea Tassone (PD), ritenuto una mela marcia tra tante mele sane visto che il partito ha mandato a Ostia Stefano Esposito, esponente torinese del PD. Giochi di potere per non perdere il potere che nulla hanno a vedere con l’aggregazione spontanea di tanti cittadini disgustati di chi, finora, li ha rappresentati nelle Istituzioni. Candele in mano, nessuna violenza e la gente dalle finestre che batteva le mani.
Mani libere per governare quelle dei 5 Stelle, non condizionate da cambiali firmate a chi ha finanziato le campagne elettorali e chiede il carrello di ritorno. Applausi a Fabio Pucci, sindaco M5S che ha risanato il comune di Pomezia e che Salvatore Buzzi ha definito «incorruttibile». Un complimento dal delinquente, compare in affari di Luca Odevaine il vice-portavoce di Walter Veltroni, leader della Coop 29 giugno per profughi.
Roberta Lombardi, romana e portavoce alla Camera dei 5 Stelle, era in prima fila a reggere lo striscione con Marcello De Vivo e Daniele Frongia. Questa la sua testimonianza: “Abbiamo deciso di organizzare la fiaccolata dell’onestà qui perché Ostia è un municipio di Roma che oltre ad avere il problema dell’amministrazione infiltrata da fenomeni mafiosi autoctoni come Mafia capitale è anche un territorio particolarmente infiltrato da varie mafie come poi i processi di questi ultimi anni hanno dimostrato. Varie famiglie di varie provenienze hanno trovato un buon territorio su cui espandere la loro ramificazioni di affari. È perciò importante ripartire da un territorio gravemente compromesso per dare un significato alla parola onestà”.
Alessandro Di Battista ha affermato: “Marino deve dimettersi”, poi a chi gli chiedeva se era pronto a diventare sindaco di Roma ha risposto: “No. Io devo e voglio finire il mio mandato in Parlamento”.
Beppe Grillo, presente alla marcia per l’onestà, ha commentato la situazione in cui versa la Grecia, chiamata a un referendum per decidere se restare nell’euro o lasciarlo: “Voglio pubblicamente dire che Tsipras con il referendum sta facendo una cosa straordinaria perché democraticamente sta dando l’ultima parola al popolo greco. È quello che vogliamo fare noi”. Democrazia di base, direttamente dai cittadini e non filtrata dai loro rappresentanti scelti dai partiti.