AG.RF.(redazione).04.03.2021
“riverflash” – Fimmg Lazio meno formalismi nelle vaccinazioni dai Medici di Famiglia per far uscire la regione ed il paese dall’incubo Covid
“Ad oggi, dopo 2 giorni dall’inizio della vaccinazione Anticovid 19 della medicina generale nel Lazio, la situazione è ancora in via di evoluzione. Le potenzialità della medicina generale, ad oggi, non sono state messe in condizione di poter sviluppare una mole di vaccinazione tale da aumentare i livelli della copertura vaccinale , unica misura efficace per contenere i contagi.”
Lo dichiara la Federazione Italiana Medici di famiglia del Lazio
“Cosa si puo’ fare per migliorare la situazione? Si dovrebbero innanzitutto snellire le procedure Invece di burocratizzare, attraverso un colpo di reni , fornendo un quantitativo adeguato ai Medici di famiglia che , , con 20 dosi ciascuno a settimana, potremmo vaccinare 80.000 persone e 320.000 al mese, un risultato dipendente dalla fornitura delle dosi, se fossero il doppio faremmo il doppio, snellendo anche le procedure di consegna. “
“Nel mese di Ottobre i medici di famiglia hanno fatto un milione e duecentocinquantamila dosi di antinfluenzale in neanche tre mesi, in piena seconda ondata pandemica e con grossi problemi sulle forniture dei vaccini, ipotizzare un risultato simile per il Covid19 non è affatto sbagliato. Come mai cio’ non si è fatto?”
“La Regione Lazio ha ragione nell’aver implementato un sistema di controllo e gestione delle forniture vaccinali vista la carenza delle dosi, cosi’ come hanno pero’ ragione i medici nel lamentarsi della burocrazia, e delle procedure farraginose e dell’incertezza delle dosi, perche’ procedure che si sommano anche al resto delle innumerevoli attività della medicina generale. Non è un mistero che mentre i centri vaccinali e gli Hub regionali sono dedicati a questa esclusiva attività con personale medico, sanitario ed amministrativo, portali, agende e grandi infrastrutture, la medicina generale fa e fara’ la stessa attivita’, con al massimo un collaboratore di studio, non potendo tralasciare la gestione dei cronici, i tamponi, le visite ordinarie la prevenzione secondaria e primaria le certificazioni di malattia e tutta l’attivita’ del quotidiano. Se ogni medico di famiglia avesse a settimana 20 dosi da gestire, senza troppe formalità, e con la garanzia di averne, a fine mese 320.000 cittadini sarebbero protetti dal Covid. Se ne avesse il triplo, ovvero tre flaconi, i vaccinati sarebbero 960.000. Sarebbe ipotizzabile questo? “
“Hanno ragione i cittadini che premono sui Medici di famiglia per vaccinarsi Medici che non hanno pero’ risposte certe sulla data e sul futuro . Diverso sarebbe se si potesse dire:” certo signora, se è nata nel 1957 passi a studio quando vuole in settimana, l’ho messa già in elenco” . Invece di sentirsi dire: ” non so quando ho i vaccini, non ho capito come si fa, non riesco ad avere i vaccini”. “
“Tutti hanno ragione, dal loro punto di vista, ma i problemi rimangono. La soluzione? Obiettivo comune di debellare la pandemia con i vaccini, diminuire i ricoverati, evitare le morti, e mettere in sicurezza la popolazione facendo ripartire il paese , per questo sarebbe opportuno lasciare da parte i formalismi ed andare dritti al cuore del problema: prima vacciniamo prima usciamo, cosi’ come hanno e stanno facendo gli Inglesi, gli Israeliani e gli americani. A condizione, certo che ci siano i vaccini. Ma questo è un problema Europeo al quale non possiamo certo dare noi la soluzione.”
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