AG.RF. 31.01.2016 di Giuseppe Licinio
“riverflash” – Gli organizzatori parlano di un milione di persone ma il numero non è stato confermato: sta di fatto che ieri erano veramente tanti i manifestanti che hanno affollato il Circo Massimo per dire no alle unioni civili e respingere il ddl Cirinnà. Ieri dunque, intorno alle 12.00, famiglie intere con bambini in carrozzina, hanno cominciato a riempire la piazza “per salvare i valori e i diritti dei bambini”.
Il ddl Cirinnà va riscritto, ha affermato Massimo Gandolfini, medico portavoce del comitato “Difendiamo i nostri figli”, perché, secondo lui, “i figli che vengono adottati che già hanno l’enorme piaga dell’abbandono da parte dei genitori biologici, devono vedere garantito nell’adozione ,il loro diritto ad avere un padre e una madre, ma se entrano in una situazione di omogenitorialità, mancherà loro un genitore”. Il principale “nodo” contenuto nel disegno di legge è quello quindi, dell’eventuale estensione alle coppie omosessuali della possibilità di accedere alla cosiddetta “stepchild adoption” (l’adozione del figliastro, ovvero l’adozione del figlio biologico o adottivo di uno dei due partner da parte dell’altro, che di fatto diventa il secondo genitore). A tale proposito, Papa Francesco ha ricordato che “non può esserci confusione tra la famiglia voluta da Dio e ognialtro tipo di unione…..”.
In piazza quindi, c’erano un po’ tutti, anche diverse realtà laiche (Unione dei Giuristi cattolici, gruppilocali di scout, Forum delle Famiglie) e rappresentanti diconfessioni religiose non cattoliche (Alleanza evangelica italiana, la più grande associazione di Chiese evangeliche italiane, la Chiesa ortodossa italiana, alcuni imam musulmani). Si sono visti anche molti politici, da Matteo Salvini, a Maurizio Gasparri, Renato Brunetta ecc…, mentre la Lorenzin e Alfano, hanno dichiarato di “essere vicini con il cuore”, fino a Giorgia Meloni (Fratelli d’Italia), che ha annunciato in diretta, di fronte ai manifestanti, di aspettare un bambino, dichiarazione criticata sui social network, visto che l’onorevole non è sposata…
Anche Daniela Santachè ha voluto far sentire la sua voce, affermando che “ Al Family day è presente la parte sana dell’Italia, quella che non crede che il futuro si chiami utero in affitto e figli surrogati. La sinistra ha gettato alle ortiche la chance del riconoscimento dei diritti alle unioni civili perchè è ancora intrisa di ideologia: peggio per loro, di sicuro non gli permetteremo di mettere a repentaglio valori come il matrimonio tra un uomo e una donna o di dare vita al mercato dei bambini”. Manifestazione riuscita dunque quella di ieri ed ora si dovrà capire se questa sarà in grado di far cambiare “qualcosa” sul ddl Cirinnà …. Lorenzo Guerini vice presidente PD, a tale proposito, ha detto invece “che la legge deve concludere il suo percorso e l’intendimento è quello di andare avanti…Ora si tratta di capire quale sarà l’iter e il percorso di questa legge tanto contestata…..
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