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FALLIMENTO PER IL PARMA CALCIO CHE RIPARTIRA’ DALLA SERIE D

Parma_FC_Logo_2014AG.RF 23.06.2015 (ore 23:05)

(riverflash) – Il Parma riparte dalla Serie D non avendo trovato acquirenti disposti a rilevare il club che era retrocesso in Serie B al termine dello scorso campionato, concluso tra stipendi non pagati e punti di penalità. Questo il comunicato di ieri che sancisce il fallimento della società ducale: “I curatori fallimentari del Parma FC S.p.A., dott. Angelo Anedda e dott. Alberto Guiotto, comunicano che alle ore 14.00 di oggi 22 giugno 2015 non è pervenuta alcuna offerta per l’acquisto dell’azienda sportiva”.

Il Parma non ha potuto iscriversi al prossimo campionato di Serie B. I curatori fallimentari sono riusciti a ridurre i debiti da 80 a 20 milioni, che restano troppi per eventuali acquirenti. C’erano due cordate che si erano fatte avanti, quella di Mike Piazza, italo-americano campione di baseball, e quella di Giuseppe Corrado, ad delle sale cinematografiche della catena The Space. Entrambe si sono dileguate e il Parma ha perso così il titolo sportivo. In bacheca 4 titoli internazionali: una Coppa delle Coppe, due Coppe Uefa e una Supercoppa europea. Si aggiungono altrettanti titoli nazionali: 3 Coppe Italia e 1 Supercoppa italiana. Parma,_Supercoppa_UEFA_1993,_Zola_e_AsprillaGrandi giocatori come Buffon, Zola, Asprilla e Thuram e grandi allenatori come Ancelotti, Sacchi e Scala.

Una grande squadra che è salita in Serie A nel 1990, con alle spalle la Parmalat di Calisto Tanzi, condannato per truffe. Anche l’ultimo presidente, il bresciano Tommaso Ghirardi è indagato per un buco finanziario e ciò fa riflettere se Parma è in grado di mantenere una squadra di alto livello senza le ruberie di Tanzi. Nel 2014 il Parma era arrivato sesto, conquistando il diritto di partecipare ai preliminari di Europa League, ma il club, non in regola con alcuni pagamenti Irpef, si vede negare la licenza Uefa. È l’inizio della fine Ghirardi vuole mollare, la squadra scivola sul fondo della classifica, non ha soldi per pagare gli stipendi. Il 6 febbraio 2015 Manenti rileva il Parma dall’albanese Taci al prezzo di 1 euro, afferma di avere alle spalle i russi di Gazprom, che hanno smentito ogni rapporto con lui. Per tutta la primavera Manenti promette l’arrivo dei soldi per pagare i debiti, posticipa le date ma non evita il fallimento.

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