AG.RF.(redazione).13.04.2018
“riverflash” –È finita nel peggiore dei modi l’avventura della Lazio in Europa League: la squadra di Inzaghi, dopo essere passata in vantaggio, è crollata inspiegabilmente, vanificando il 4 a 2 dell’andata. Una sconfitta che brucia, un crollo che fa pensare: dopo un’ora di gioco bello e senza sbavature, giustamente premiato da un gol di Immobile, sembrava fatta.. la semifinale era lì a portata di mano, e invece no. Dopo il vantaggio conquistato, la luce si è improvvisamente spenta, un pericoloso black out totale, che ha portato i biancocelesti a smarrirsi, senza più trovare il bandolo della matassa, vagando per il campo senza idee né soluzioni. Si partiva dal 4 a 2 dell’andata e per il Salisburgo, quella era l’unica sconfitta stagionale degli austriaci. Inzaghi decide di schierare la stessa formazione dell’andata, che aveva “fruttato”, quella bella vittoria: il primo tempo si è dunque svolto con i biancocelesti che “ci provavano”, senza concedere profondità agli avversari e la squadra di Rose che tentava di andare avanti. Due sono state le occasioni “ghiotte” capitate a Immobile per passare in vantaggio, ma il bomber non è riuscito a segnare. Così si va a riposo sullo 0 a 0, con Inzaghi giustamente soddisfatto della prestazione dei suoi giocatori. Inizia il secondo tempo e subito in campo, si nota più ritmo da parte delle 2 squadre, che voglio portare a casa il passaggio del turno: al 10’ infatti è stato il “solito” Immobile a segnare, siglando un vantaggio prezioso. Ma proprio dopo quel momento di euforia, inizia la parabola discendente della Lazio: Il Salisburgo pareggia con Dabbur e completa l’opera in 4 minuti con Haidara, Hwang, e Lainer, 4 a 1 finale, contro una squadra “in bambola” e irriconoscibile. La Lazio getta la spugna ed è il Salisburgo a passare in semifinale, dopo che la squadra di Inzaghi aveva dato l’impressione di potercela fare agevolmente: troppe occasioni sprecate sotto porta, rispetto al Salisburgo che le ha sfruttate tutte. I biancocelesti sono usciti dal campo a testa bassa, con tanto da riflettere sull’occasione persa e la prestazione offerta… ma devono farlo subito, perché domenica c’è il derby capitolino,, Laconico e amareggiato Inzaghi a fine partita, “Questa serata ci servirà da lezione: dopo essere stati in vantaggio c’è stato il nostro black out, che non ci voleva, perché in quel momento avevamo la qualificazione in pugno. E c’è tanta amarezza: ma domenica abbiamo subito una grande chance per rialzarci e ripartire: il derby”.
SALZBURG: Walke – Lainer, Ramalho, Caleta-Car, Ulmer – Haidara, Schlager, Berisha – Yabo (84′ Minamino)- Dabbur, Hwang (77′ Gulbrandsen). All. Rose
LAZIO: Strakosha – Basta (59′ Lukaku), Radu, De Vrij, Luiz Felipe, Lulic – Parolo, Leiva (77′ Nani), Milinkovic Savic (69′ F.Anderson)-Savic – Luis Alberto – Immobile. All. Inzaghi
ARBITRO: Skomina (Slo)
RETI: 55′ Immobile; 56′ Dabbur; 73′ Haidara, 74′ Hwang, 76′ Lainer
NOTE: recupero 0′ e 4′. Ammoniti: Walke, Ramalho, Ulmer, Felipe, Leiva, Milinkovic-Savic.
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