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EUROPA LEAGUE: ROMA- MANCHESTER UTD 3 A 2: I GIALLOROSSI RITROVANO UNA PICCOLA PARTE DELLA DIGNITA’ PERDUTA

AG.RF.(redazione).07.05.2021

“riverflash” – Effetto  Mourihno o dignità ritrovata? La Roma ieri sera ha battuto il Manchester United per 3 a 2 nella semifinale di ritorno dell’Europa League, una prova di carattere (tardiva) per salvare l’onore (almeno quello). Non deve essere stato facile per mister Fonseca sedere ieri sulla panchina “che scotta”, avendo già le valigie pronte per altra destinazione: tuttavia l’abbiamo visto ieri sera, urlare e chiamare i suoi in piedi davanti alla panchina, come forse mai è successo durante tutta la sua permanenza nella Capitale “Abbiamo fatto una buona gara, peccato per quel secondo tempo a Manchester, ha commentato a fine partita – oggi abbiamo dimostrato di poter arrivare in finale, io ci ho creduto fin dall’inizio, qui in Italia ho imparato tanto ma non so se tornerò” e non è mancato il commento su Mourinho: “Ci siamo sentiti, è stato corretto con me e non ha bisogno dei miei consigli”. Poche semplici parole di un tecnico che sicuramente con i giallorossi non è stato impeccabile tecnicamente, anche se “limitato” dai tantissimi infortuni e sempre con gli uomini contati, tuttavia umanamente, uomo di grande spessore, da rispettare. Ieri sera dunque, è finita 3 a 2, ma il pesante 6 a 2 subito in Inghilterra, non ha lasciato scampo ai giallorossi che, nonostante la bella vittoria casalinga contro il Manchester, escono meritatamente dall’ Europa League. Il successo all’Olimpico porta la firma di Dzeko, Cristante e il giovane Zalewsky: per il Manchester la doppietta del “solito” Cavani. La Roma ha mostrato voglia e determinazione nel vincere questa sfida: sempre in totale emergenza causa infortuni, “l’ex” mister giallorosso ha schierato la difesa a 4 con Smalling e Ibanez centrali, Cristante e Mancini in mezzo al campo e Pedro, Pellegrini e Mkhitaryan a supporto di Dzeko. Aggrressività, concentrazione voglia di vincere: nel primo tempo non sono certo mancate le occasioni ai padroni di casa, che non sono riusciti a concretizzare. E dopo diverse conclusioni andate a vuoto, è Cavani a segnare, scattato su filo del fuorigioco, ma la Roma c’è e al 41esimo De Gea para miracolosamente su  Mkhitaryan. Nel secondo tempo i giallorossi continuano a spingere e al 12esimo trovano il pareggio con Dzeko e dopo 3 minuti passano in vantaggio con Cristante: il Manchester accusa il colpo e i padroni di casa insistono, costringendo De Gea a tre importanti parate su Dzeko, Pedro e Mkhitaryan, ma è Cavani a segnare di testa il gol del pareggio: Fonseca decide poi di mandare in campo il giovane 19enne Zalewsky, polacco di Tivoli, che al 38esimo, con “l’aiuto” della deviazione di Alex Telles, fissa il risultato sul 3 a 2. Nonostante la brutta figura a Manchester, i giallorossi escono a testa alta dalla competizione che, con un po’ più di “attenzione” era sicuramente alla loro portata: un primo passo verso una nuova dignità, aspettando Mourinho….

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