21 Mar 2014
EUROPA LEAGUE: NAPOLI SUICIDA CONTRO IL PORTO!
di Martina Giaccari (AG.RF 20.03.2014)
(riverflash) – Serata infuocata al San Paolo, per una partita di fondamentale importanza nella stagione del Napoli e lo sanno bene i quasi 60.000 sostenitori azzurri che espongono questo striscione: “Arduo e lungo il nostro cammino. Lottate con il cuore, portateci a Torino”. Ma è un’Europa sempre più amara per il Napoli, dopo l’uscita di scena dalla Champions con 12 punti, arriva l’eliminazione anche dall’Europa League agli ottavi con una partita dominata per 70 minuti. La squadra di Benitez nel primo tempo è tanto generosa quanto sfortunata. Comincia all’assalto, con un’aggressività che inchioda i portoghesi nella propria metà campo non lasciandoli respirare. Senza Callejon e Hamsik (in panchina), tocca al trio Mertens-Pandev-Insigne invadere la trequarti. Nei primi venti minuti il Napoli spreca, in sequenza con Mertens, Insigne, Henrique e Higuain, cinque buone occasioni per sbloccare la partita. Al 21’ non sbaglia però Pandev, dando dimostrazione che il turn over di Benitez è sensato. Azzerato lo svantaggio, l’andata era finita 1-0 per i portoghesi, il Napoli mette sotto assedio la difesa portoghese, cercando a tutti i costi il raddoppio prima del riposo, ma non va. Nel secondo tempo la musica non cambia è sempre la squadra napoletana ad impostare l’azione, serrata in difesa e veloce a ripartire in contropiede. Gli azzurri dominano in ogni zona del campo, ma sotto porta falliscono l’impossibile. Quattro chiare azioni da gol per chiudere il discorso qualificazione, niente da fare. All’improvviso arriva quello che non ti aspetti. Si sa che lo sport è spietato e quando si sprecano tutte quelle occasioni, ti punisce. Ed infatti, la beffa è dietro l’angolo. Porta la firma di Ghilas (69′), entrato in campo da tre minuti, è bravo l’algerino a sfruttare il primo errore della difesa napoletana e trafigge Reina di sinistro. Cala il gelo al San Paolo. Il Napoli accusa il colpo, con il gol del Porto ne deve fare altri due per potersi qualificare. L’1-1 svuota di ogni energia fisica, e soprattutto nervosa, il Napoli, che va addirittura sotto al 76′: l’ex interista Quaresma si inventa l’1-2 con una botta di sinistro sotto l’incrocio dei pali. A nulla serve il pareggio in pieno recupero di Zapata (92′), se non ad uscire a testa alta e ad alimentare i rimpianti. Il Napoli ci mette il cuore, le gambe e l’orgoglio, ma non basta. L’Europa da un sogno diventa un incubo.