AG.RF.(redazione.23.02.2’24
“riverflash” – Metti insieme 67mila spettatori, una squadra motivata, propositiva, tecnicamente “quasi perfetta”, un portiere degno di questo nome (Svilar che ha parato 2 rigori, quasi 3 e ci ha regalato la vittoria), un capitano/centrocampista rinato, un allenatore serio e professionale che ha la Roma nel cuore e il gioco è fatto! I giallorossi ieri sera hanno conquistato il passaggio del turno, volano agli ottavi, con una partita al cardiopalmo (ma questa è consuetudine), vinta ai rigori per 5 a 3, che ancora una volta, qualora ce ne fosse stato bisogno, ha “minato” le coronarie dei tifosi giallorossi: “Tutto a posto, sono sopravvisuto”, “ Memore dei rigori contro il Liverpool (in finale di Coppa dei Campioni), non ce l’ho fatta a guardare”. Sono solo alcuni dei tanti messaggi apparsi sul web alla fine del match. Eppure non si era messa bene perché dopo appena 5 minuti, il Feyeenoord era passato in vantaggio quasi in modo fortuito, grazie ad un rimpallo che ha messo Gimenez davanti alla porta avversaria. Ma questa nuova Roma, formato De Rossi, ha carattere, non molla mai e il “redivivo” Pellegrini firma il pareggio al 15esimo con un tiro da fuori, da manuale del calcio, che fa venire giù tutto lo stadio Olimpico e fa impazzire i supporters giallorossi che già dal primo pomeriggio, erano fuori dallo stadio, in attesa di vivere una serata magica come poi è stato. E così la Roma elimina il Feyenoord (è la terza volta consecutiva), “Se devo uscire, ha commentato il tecnico del Feyenoord, Arne Slot, preferisco farlo con la Roma..” ed è stato subito accontentato. Mister De Rossi e la sua “classica vena pulsante” è in piedi a bordo campo, è la sua prima esperienza in Europa, attento come non mai. Subito dopo la doccia fredda del gol, la Roma comincia a macinare gioco, Lukaku ci prova e Hancko salva sulla linea, mentre Svilar svetta un tiro di Wieffer per il possibile 2-0. Ma dopo questo tentativo, per gli olandesi è buio completo, mentre i giallorossi costruiscono azioni e tiri a ripetizione e dominano la partita. Nel secondo tempo De Rossi non cambia: El Shaarawy protesta per un tocco di Stengs in area, ma Manzano e il Var lasciano correre,,(avranno parlato con Taylor?). I giallorossi premono ma la squadra è stanca e il mister giallorosso decide di far entrare forze fresche: Celik e Aourar entrano al posto di Karsdorp e Pellegrini, poi Wellenreuther esce bene su El Shaarawy e Slot aumenta il peso dell’attacco inserendo Minteh e Ueda. Celik e Aourar entrano al posto di Karsdorp e Pellegrini, poi Wellenreuther esce bene su El Shaarawy. Entra anche Baldanzi che fa il cambio a uno sfinito Dybala. E dopo un duro scontro di gioco per Llorente e una buona occasione per Lukaku il match scorre senza altri lampi fino al novantesimo portando la gara ai supplementari. Nulla di fatto nemmeno in questa parte di gara e si arriva ai “temuti” rigori: la Roma sa bene cosa significa, lo stadio è muto e De Rossi maschera bene la sua ansia, dando coraggio ai suoi. Il primo ad andare sul dischetto è Lukaku che sbaglia..ma in porta c’è un certo Svilar che para addirittura 2 rigori, intuendo quasi il 3 tiro e la responsabilità del passaggio del turno, viene affidata al giovane Zaleswki che non sbaglia: è la vittoria che la Roma merita, cercata, voluta e ottenuta, un trionfo! E tutti sotto la Sud, De Rossi compreso: “E’ una vittoria molto romanista, tolto un po’ di fatalismo”, ha commentato alla fine del match, sommerso dagli abbracci dei suoi giocatori, ma l’eroe della serata è Svilar, dimenticato in panchina, che ha saputo aspettare il momento giusto per prendersi la sua rivincita: “Ho lavorato tutta la vita per una serata così”. I giallorossi non smettono di festeggiare “questa è la Roma che vogliamo” gridano i tifosi”, “Non siamo brutti anatroccoli, qua che volta vinciamo” aggiunge De Rossi. E considerando che all’inizio si era messa male… quella di ieri è stata una grande vittoria.
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