8 Mar 2015
EUROINDOR: ARGENTO NELL’ALTO PER CHESANI E TROST, BRONZO PER LA DEL BUONO NEI 1.500
AG.RF 08.03.2015 (ore 23:19)
(riverflash) – Due medaglie per l’Italia nella terza giornata degli Europei indoor di Praga. Bronzo sui 1.500 per la 20enne Federica Del Buono (nella foto), con il tempo di 4:11.61 (oro all’olandese Hassan, in 4:09.04). Nel salto in alto Silvano Chesani imita la collega di specialità Alessia Trost e vince l’argento nell’alto, superando al secondo tentativo la quota di 2,31, la stessa che consente al russo Daniyil Tsyplakov di aggiudicarsi l’oro (per minor numero di errori). Nella stessa gara, Gianmarco Tamberi è settimo.
Completa lo score italiano nelle finali della giornata, il quarto posto di Michael Tumi nei 60m, con un 6.61 che dista un solo centesimo dal podi. In precedenza, eliminazione con notevole primato personale per Audrey Alloh, nelle semifinali dei 60m donne (7.24, sei centesimi meno del limite precedente). Eliminati nelle semifinali dei 60m uomini Fabio Cerutti (6.67) e Delmas Obou (6.68). Gare emozionanti e momenti di notevole significato tecnico in una O2 Arena praticamente tutta esaurita. Oro degli 800 metri donne alla svizzera Selina Buchel (2:01.95), con la stessa gara al maschile vinta dal polacco Marcin Lewandowsi (1:46.67). Russia sul gradino più alto del podio dell’Eptathlon (Shkurenyov, 6353), su quello dell’asta donne (Sidorova, 4,80) e su quello del triplo donne (Koneva, 14,69). Tripudio del pubblico per l’oro dei 1500 metri andato in volata al ceco Jakub Holusa (3.37.68 del record nazionale). Pronostico confermato nei 60m donne, con l’olandese Dafne Schippers capace di imporsi con la miglior prestazione mondiale eguagliata (7.05). Russia prima nel medagliere con otto podi (sei ori e due argenti), davanti a Francia (3/1/1) e Gran Bretagna (2/4/3, prima come numero di medaglie). Italia al 17esimo posto (ottava per numero di medaglie).
Nella seconda giornata dei Campionati Europei indoor, sotto il tetto dell’O2 Arena di Praga, regala all’Italia la medaglia d’argento di Alessia Trost, la prima “da grande” per questa friulana 22enne che nel giovanile ha vinto praticamente tutto ciò che c’era da conquistare. L’oro va all’avversaria di sempre, la coetanea russa Marya Kuchina, che ha diviso con lei ogni campionato internazionale dalla categoria allieve in avanti. Ma non è stata una finale scontata: l’1,97 dell’azzurra è la stessa misura ufficiale della vincitrice, che si è imposta solo agli spareggi, il jump-off, il meccanismo che risolve le parità nei salti in elevazione, riproponendo, andando all’indetro, le misure della progressione di gara. Matteo Galvan, pur straordinariamente combattivo, non va oltre il sesto posto nella finale dei 400m (46.87), e per certi versi lo imita Giulia Viola, settima nei 3000 (8:59.04).
Fonte: http://www.fidal.it