AG.RF.(redazione).07.07.2020
“riverflash” – “Sono morto e non voglio disturbare”, seguito dallo struggente addio alla moglie. E’ questo l’epitaffio funebre che Ennio Morricone ha scritto prima di morire: la colonna sonora della nostra vita, ci ha dunque lasciato ma ci è rimasta in eredità la sua musica, conosciuta e apprezzata in tutto il mondo. Morricone è morto in una clinica romana: aveva 91 anni e a risultare fatali, sono state le complicazioni post-operatorie” dopo una caduta e la conseguente frattura del femore. L’ha riferito il legale, Giorgio Assumma, ai cronisti. “Per quanto mi risulta, negli ultimi tempi non stava lavorando. Ma considerando il suo carattere non escludo che in qualche momento si sia messo a scrivere”. La moglie del “maestro” si è chiusa in un dignitoso silenzio, rispettando la riservatezza e l’umiltà del marito che non voleva pubblicità intorno alla sua morte, tanto che i funerali si svolgeranno in forma privata alla presenza dei familiare e di uno o due amici. “Artista insigne e geniale” così come l’ha definito il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, il grande maestro ha vinto 2 Oscar incitore di due Oscar, tre Grammy Awards con le sue colonne sonore, quattro Golden Globes, sei Bafta, dieci David di Donatello, undici Nastri d’argento, due European Film Awards, un Leone d’Oro alla carriera e un Polar Music Prize. Nel 2017 ha ricevuto l’onorificenza di Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine al merito della Repubblica Italiana ed era accademico di Santa Cecilia.
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