AG.RF.(Claudio Peretti).06.04.2021
“riverflash” – Eric Fromm inizia il suo trattato sulla disobbedienza con questa frase: “La storia dell’uomo è iniziata con un atto di disobbedienza (il peccato originale) e probabilmente finirà con un atto di obbedienza”.
Stava scrivendo il libro durante il periodo della guerra fredda, in cui tutti temevano lo scoppio di una guerra atomica causata da una persona che avrebbe obbedito all’ordine di lanciare i missili intercontinentali a testata nucleare.
La disobbedienza fa anche parte della crescita dell’individuo: un giovane adolescente, per crescere, per formare il suo carattere e la sua personalità, deve disobbedire al padre; se continua ad accettare di essergli deferente e sottomesso, il ragazzo non crescerà mai, resterà un bambino che fa tutto quello che gli viene ordinato (ma forse è proprio questo che vuole il nostro sistema educativo?).
I popoli gregari, come i tedeschi, hanno nel sangue l’obbedienza all’autorità, ed ecco come è nato il nazismo; questo è anche il motivo per cui da loro funziona tutto, è tutto perfettamente allineato ed ordinato. Anche noi Italiani abbiamo obbedito a Mussolini, gli abbiamo concesso il potere sulle nostre vite, e siamo entrati in una stupida guerra devastante.
Le guerre scoppiano sempre per atti di obbedienza: i militari, che, in fondo sono uomini, o dovrebbero esserlo, obbediscono all’autorità costituita che ordina loro di uccidere nemici che neppure conoscono. Quando vedo le sfilate militari non vedo altro che burattini che sfilano, marciando all’unisono, mettendo avanti lo stesso piede e lo stesso braccio contemporaneamente al ritmo dei tamburi e degli inni di guerra: cosa è questo se non la dimostrazione dell’annientamento delle personalità dei singoli individui per farli diventare automi soggetti alla volontà di altri?
In questo periodo dei lock-down da COVID siamo in una condizione simile alla guerra: la gente è confinata obbligatoriamente in casa con il “coprifuoco” (chissà perché poi lo chiamano così, perché non c’è nessun fuoco da coprire per non fare vedere segni di vita di notte per evirare i bombardamenti), i negozi, i bar, i ristoranti e le attività commerciali sono chiusi, il lavoro si è fermato senza permettere alla gente di guadagnarsi da vivere. Il governo dice di intervenire in aiuto di chi è in crisi ma poi non lo fa o lo fa in modo inadeguato. Bene: siamo arrivati al punto in cui o si disobbedisce o si muore. Morire non è solo la morte fisica, è morire alla vita sociale, soccombere al distanziamento, alle mascherine, morire è non godersi più la vita, non frequentare più i parenti e gli amici, morire è la rinuncia a vivere liberi, alla possibilità di amare e di essere amati.
Cosa succederà a questi giovani adolescenti a cui è stato impedito di socializzare, di trovare l’anima gemella? Cosa succederà a questa generazione che ha fatto un anno o due di DAD (didattica a distanza)?
Per noi adulti un anno o due sono pochi, ma per un sedicenne è un’importantissima fetta di vita. Possibile che nessuno si chieda quali danni psicologici e caratteriali si creano agli uomini ed alle donne del futuro? A quale razza di governo stiamo ubbidendo che non riesce neppure ad immaginare i danni collaterali, soprattutto ora che si sono trovate molte cure al COVID?
BASTA! ORA SI DEVE DISOBBEDIRE! Alcuni ristoratori hanno iniziato a farlo ed hanno tutto il mio plauso. E poi, perché nessuno si chiede chi dà loro il potere di emettere restrizioni di questo tipo? Se un paese è democratico, allora le leggi devono riflettere il comportamento medio dei cittadini, quello che viene chiamato il costume, l’Ethos. Noi votiamo i nostri rappresentanti in parlamento perché facciano le leggi che vadano bene per la maggioranza. Ma siamo oggi certi che questi decreti siano fatti in ossequio a questo principio? Il parlamento è messo da parte (anche se forse oggi non rappresenta affatto la maggioranza degli italiani) ed il così detto governo emette i suoi decreti infischiandosene del parlamento e della Costituzione.
E allora bisogna chiedersi: chi dà al governo questo potere? Semplice: glie lo diamo noi quando ubbidiamo ciecamente ai suoi dictat. Il potere non potrebbe essere attuato senza il consenso di quelli che vi si assoggettano. Perché ci assoggettiamo? Perché abbiamo paura del virus o delle sanzioni, ecco perché… Il virus oramai non dovrebbe fare più paura: ci sono le cure che funzionano, i suoi metodi di attacco all’uomo sono stati capiti, anche se tutti i giorni la TV, proprio per spaventarci, ci rimanda costantemente il numero dei morti da coronavirus (dimenticandosi che ogni giorno, in Italia, per ricambio generazionale, malattie, incidenti e suicidi, prima del COVID morivano, in media, circa 1800 persone al giorno.
Nessuno si chiede perché, durante il lock down, i suicidi dei giovani sono aumentati del 30%. Il disagio sociale e psicologico è fortissimo, ma pare che questo al governo non importi. OK, da dati non ufficiali lo scorso anno sono morte circa 100.000 persone per COVID, e la TV ci ha riportato giornalmente il numero di questi morti. E i morti per il fumo, che assommano a circa 80.000 all’anno in Italia, come mai non interessano al governo? Forse perché lo stato, con le tasse, incassa uno sproposito dalla vendita delle sigarette? Come mai lo stato si interessa solo al COVID? Come mai ci vuole imporre i vaccini che rendono a Big-Farma miliardi di dollari pagati con le nostre tasse? Vaccini che pare funzionino poco per via delle mutazioni del virus? Vaccini che fanno morire un po’ di persone, ma le cui morti vanno valutate, non è detto che siano provocate dai vaccini, bisogna fare i dovuti accertamenti …. Mentre per le morti per COVID non c’è bisogno di nessun accertamento, anzi, all’inizio non si dovevano fare neppure le autopsie ed i cadaveri, proprio per non far fare le autopsie, che avrebbero fatto scoprire che la gente non moriva per polmonite ma per trombo-embolia polmonare, venivano immediatamente ed obbligatoriamente inceneriti. No, dico, ma queste cose non fanno venire nessun sospetto a nessuno? Veramente ci fidiamo ancora dei governanti? Perché concediamo ancora loro il potere di devastare la nostra psiche, la nostra economia e la nostra società?
Ora basta, riprendiamoci le nostre vite: Disobbediamo!
Categoria: Attualità | Tag: casa, confinamento, elogio delladisobbedienza, eric fromm, giovani adolescenti, guerre, popoli gragari, restrizioni, RF, riverflash, vita
Vuoi essere il primo a lasciare un commento per questo articolo? Utilizza il modulo sotto..