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EGITTO, NUOVI SCONTRI DURANTE LE CELEBRAZIONI DELLA GUERRA DEL KIPPUR: ALMENO 44 I MORTI

FT AG RF 07.10.2013egitto

ROMA (RIVER FLASH)- Ancora spari, ancora vittime in Egitto. Sono 44 i morti  nell’ennesima giornata di scontri tra manifestanti pro Morsi e forze dell’ordine. Oltre 240 i feriti. Le tensioni sono nate dalla decisione dei Fratelli Musulmani di scendere nelle strade per protesta, nel tentativo di bloccare i festeggiamenti e le commemorazioni organizzate dall’esercito, lo stesso che lo scorso 3 luglio ha deposto Mohamed Morsi.

Oggi in Egitto ricorre il 40° anniversario della guerra del Kippur, l’ultimo conflitto contro Israele. Gli aerei dell’aeronautica militare stanno tenendo una serie di voli dimostrativi sulla capitale Il Cairo. Diverse migliaia di sostenitori dell’esercito egiziano hanno manifestato in piazza Tahrir, mentre in contemporanea migliaia di islamisti sostenitori del presidente deposto Mohammed Morsi hanno sfilato in diversi luoghi della città. I sostenitori dei militari hanno sventolato bandiere nazionali e mostrato cartelli con il volto del generale Abdel Fatah al Sissi, che tre mesi fa ha portato alla destituzione di Morsi. L’atmosfera nella piazza Tahrir era di festa, con la fanfara militare e gruppi di uomini che ballavano. Intanto, gli islamisti marciavano in altre zone del Cairo scandendo slogan contro al Sissi, mentre alcuni gruppetti si sono diretti verso piazza Tahrir dove speravano di riuscire ad entrare nella piazza. I soldati hanno bloccato le entrate. E nei vari quartieri in cui si è dipanata la protesta è stata una nuova carneficina. Secondo un fotografo dell’Ap, che ha visto i cadaveri dei manifestanti nel quartiere di Dokki, le vittime della repressione sono stati colpite da proiettili della polizia e dei militari al petto e al volto.

Ma ci sono denunce anche contro gli islamisti.  La ex candidata alla presidenza egiziana Bothaina Kamelè stata aggredita da sostenitori del presidente deposto Mohammed Morsi, nella zona di Dokki dove oggi ci sono stati violenti scontri durante le manifestazioni degli islamisti. Kamel, giornalista televisiva, politica e attivista per i diritti, ha raccontato alla testata Aswat Masriya che un gruppo di uomini con la barba e con bandiere gialle simbolo del sostegno a Morsi ha attaccato la sua auto, spaccando i finestrini e poi attaccandola fisicamente. Kamel è una nota oppositrice di Morsi e dei suoi Fratelli musulmani, ma anche dell’esercito dopo la caduta di Hosni Mubarak nel 2011. Si era candidata alle presidenziali nel 2012.

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