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EGITTO: FESTE E GASTRONOMIA

AG.RF.(Viola Maria Garzoni Provenzani), 25.11.2013

“ Riverflash”- L’Egitto è uno dei paesi più affascinanti al mondo, una terra che attira turisti da ogni angolo del mondo, desiderosi di scoprirne le bellezze e il fascino millenario.Partiamo dalle tradizioni e diciamo come prima cosa che le feste religiose egiziane seguono il calendario islamico che, essendo più corto di 11 giorni, rispetto a quello gregoriano adottato in Occidente, fa cadere le festività con 11 giorni di anticipo rispetto all’anno precedente. Tra le prime ricorrenze da citare c’è Ras as-Sana che sta a segnare l’inizio del nuovo anno islamico, mentre il Moulid an-Nabi, che cade a luglio e agosto, ha il compito di ricordare e celebrare la nascita del profeta Maometto. Impossibile non citare poi la festa del Ramadan che cade nel nono mese del calendario islamico ed è considerato come uno degli eventi più importanti in quanto ricorda la rivelazione del Corano al profeta Maometto. Per celebrare al meglio un evento di tale importanza, i fedeli osservano un digiuno che va dall’alba al tramonto. Eid al-Fitr è invece la festa che segna la fine del Ramadan, il momento in cui il digiuno viene interrotto e si da inizio ai festeggiamenti. Abbiamo poi Edi al-Adhah che indica il periodo tra aprile e maggio in cui deve essere effettuato, almeno una volta nella vita, il pellegrinaggio alla Mecca; per questa occasione tutti i bambini vengono abbigliati a festa e le strade si riempiono di luci colorate.   Le più importanti festività sono quindi: il Capodanno islamico, la fine del Ramadan, la Festa del sacrificio di Abramo, l’Anniversario della nascita di Maometto. al-sham-nassimCome per gli altri cristiani, le due maggiori feste copte sono il Natale e la Pasqua che si celebra 8 giorni dopo quella cattolica. Un giorno di festa molto popolare è il Sham an-Nessim o Festa di primavera che cade il lunedì dopo la Pasqua copta e che è festeggiato con grandi scampagnate. Tra i festival più interessanti ricordiamo il Festival dei cammelli del Sinai meridionale che si tiene ad aprile-maggio, il Festival internazionale di danza orientale (luglio, Il Cairo) e il Festival di musica araba (novembre, Il Cairo). Passiamo adesso alla gastronomia egiziana che sembra avere molti punti di contatto con quella greca, libanese e palestinese. Nella cucina egiziana si usa molto il pane, la carne, le verdure, mentre tra i piatti tipici bisogna ricordare la Melokhia, che è una minestra di malva insaporita con aglio, olio, pepe e coriandolo, il Koshari che si prepara con pasta, ceci, cipolle fritte e lenticchie, i felafel, ovvero polpette fatte di fave sminuzzate, aglio, cipolle, prezzemolo, aneto e ceci e l’hummus, ovvero una crema di ceci servita con limone, olio e peperoncino in polvere. Molto utilizzata anche la frutta secca, mentre i dolci, come il baklawa o l’OmAlì, sono decisamente zuccherosi in quanto fatti soprattutto di panna e latte.
La maggior parte dei piatti viene servita accompagnati da carcadè, vale a dire un infuso di fiori di ibisco servito sia caldo che freddo.

 

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