AG.RF.(redazione).12.05.2024
“riverflash” – Ecco la tempesta solare, un fenomeno incredibile che ha colpito l’Italia, dove nella notte scorsa è stato possibile ammirare in molte zone, l’aurora boreale: il cielo si è tinto di rosa e ha tenuto milioni di persone con la testa all’insù per ammirare uno spettacolo unico nel suo genere, un episodio che si ripete per la prima volta dal 2005 e probabilmente sarò ancora visibile. Il Centro di previsione meteorologica spaziale dell’agenzia statunitense Noaa ha aumentato il livello previsto per la tempesta a quello G4 “severo”, il secondo più alto sulla scala, che prevede impatti sulla rete elettrica, sui sistemi di navigazione satellitare come il Gps e problemi a satelliti e veicoli spaziali. L’attività solare si manterrà intensa anche nel prossimo periodo, ci stiamo avvicinando al picco”, ha spiegato Mauro Messerotti, docente di Meteorologia spaziale all’Università di Trieste. La tempesta è dovuta all’intensa attività di un gigantesco gruppo di macchie solari, chiamato AR3664, che si estende per circa 200.000 chilometri, dunque 16 volte circa le dimensioni della Terra. Si tratta di una delle regioni più grandi e attive osservate in questo ciclo solare, che è iniziato a dicembre 2019. “La regione AR3664 è caratterizzata da una grande complessità, con campi magnetici molto intensi che causano una situazione particolarmente instabile – continua Messerotti – ed è così grande che è visibile anche a occhio nudo, ovviamente sempre con un’adeguata protezione”. La sua estensione lo mette in grado di rivaleggiare con un altro enorme gruppo di macchie solari, quello di Carington, che fece sentire i suoi effetti tra agosto e settembre 1859, provocando incendi negli uffici del telegrafo e innescando aurore vicino all’equatore.
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