AG.RF.(redazione).26.09.2020
“riverflash” –
SABATO 26 SETTEMBRE
ore 10.00
AREA ARCHEOLOGICA DEI FORI IMPERIALI – Via dei Fori Imperiali, ingresso Piazza Madonna di Loreto.
“Corsi e ricorsi, historia magistra vitae”
A cura di Antonella Corsaro.
I Fori Imperiali si possono leggere oggi sotto due aspetti complementari, uno relativo all’arte e all’architettura di propaganda, l’altro alle ambizioni personali degli uomini che hanno legato la loro vita al complesso monumentale, sovrapponendo le vicende private al susseguirsi degli eventi storici. Nulla è cambiato, il culto della propria immagine e i criteri per affermarlo si ripetono simili nel corso del tempo e proprio questo ci insegna la Storia… Un’archeologa della Sovrintendenza Capitolina accompagnerà il pubblico alla scoperta del complesso monumentale e dei suoi molteplici significati.
Prenotazione obbligatoria allo 060608 per un massimo di 10 persone munite di mascherina
ore 10.00
MURA AURELIANE – via Campania alt. civ 3
Le Mura di Roma come esempio di resilienza urbana
A cura di Antonella Gallitto
Un’iniziativa speciale per scoprire due tratti delle mura aureliane di recente restaurati ed eccezionalmente aperti per quest’occasione: il tratto di camminamento in via Campania e il tratto in viale Pretoriano. I percorsi reintegrano nell’immaginario cittadino un’esperienza abituale che si aveva in passato con il circuito delle mura, pienamente funzionale fino alla fine dell’Ottocento.
Costruite tra il 271 ed il 275 d. C., le mura Aureliane sono il risultato di una stratificazione eccezionale di quasi 18 secoli di storia. Baluardo della città imperiale, hanno custodito per oltre 1400 anni la città pontificia. Con l’avvento di Roma Capitale e la trasformazione della città, le mura persero l’originaria funzione militare. Seguirono anni di abbandono, degrado e crolli: il circuito, che si sviluppava ininterrottamente per circa 19 km, venne frazionato da numerosi varchi aperti per creare il sistema di strade che connetteva la città con i territori del Suburbio, mentre sul fronte interno e su quello esterno si addossarono nuove costruzioni. Oggi, grazie ai restauri promossi dalla Sovrintendenza, le mura tornano a riacquistare la loro identità.
Prenotazione obbligatoria allo 060608 per un massimo di 10 persone munite di mascherina
ore 10.30
N.B.: per effettuare prima della visita la misurazione della temperatura, nel rispetto delle norme anti Covid, i partecipanti sono invitati a presentarsi alle ore 9.45 all’ingresso della biglietteria del Museo della Centrale di Montemartini. Dopo la rilevazione un operatore accompagnerà il gruppo sul luogo della visita.
AREA ARCHEOLOGICA DEL SEPOLCRETO DELLA VIA OSTIENSE – via Ostiense, fronte civ. 195 – ingresso da Parco Schuster
Artigiani e mercanti sulle rive del Tevere. La ricostruzione della vita attraverso il culto della morte
A cura di Marina Marcelli e Cristina Carta
Tra tombe dotate di stucchi, affreschi e pavimenti a mosaico, la visita illustrerà l’aspetto sociale e antropologico del sepolcreto della via Ostiense. Lo straordinario stato di conservazione dei reperti osteologici combusti rimasti all’interno delle urne cinerarie, ha permesso recentemente di studiare le peculiarità della popolazione sepolta nei colombari della necropoli, di conoscerne stato di salute, cause di morte, condizioni di vita e caratteristiche bio-antropologiche ed etniche. Un ceto medio di artigiani e mercanti, di condizioni sociali prevalentemente modeste, le cui storie, insieme a quelle di liberti imperiali e militari con nomi orientali o greci, sono raccontate nelle numerose iscrizioni funerarie. Le dediche documentano come alcuni aspetti della società antica siano rimasti immutati fino ai nostri giorni. La conoscenza del monumento nel suo complesso diviene strumento di apprendimento per le nuove generazioni, rafforzando il loro rapporto con il patrimonio e offrendo spunti nel progettare il futuro.
Prenotazione obbligatoria allo 060608 per un massimo di 10 persone munite di mascherina
ore 11.00
AUDITORIUM DI MECENATE – Largo Leopardi, 22
L’Auditorium e gli horti di Mecenate: il verde come riqualificazione urbana
A cura di Carla Termini
Il tema della riqualificazione urbanistica e ambientale costituisce l’argomento centrale di questo incontro: il complesso degli horti e dell’auditorium con la sua ricca decorazione pittorica diviene lo spunto per una riflessione sui temi del recupero, del risanamento e della trasformazione urbanistica nel rispetto della sostenibilità ambientale nel mondo contemporaneo. Ad un inquadramento topografico del monumento nell’area dell’Esquilino con le sue complesse vicende di trasformazioni d’uso, seguirà la storia di questo settore della città originariamente esterno alle mura serviane ed utilizzato come necropoli, poi bonificato da Mecenate e trasformato in lussuoso complesso residenziale; ne verrà ripercorsa la storia fino agli scavi realizzati dopo la proclamazione di Roma Capitale e funzionali all’edificazione del nuovo quartiere.
Prenotazione obbligatoria allo 060608 per un massimo di 10 persone munite di mascherina
ore 11.00
TEATRO DI MARCELLO – via Montanara, angolo via del Teatro di Marcello
N.B.: per effettuare prima della visita la misurazione della temperatura, nel rispetto delle norme anti Covid, i partecipanti sono invitati a presentarsi alle ore 10.15 all’ingresso della biglietteria dei Musei Capitolini. Dopo la rilevazione un operatore accompagnerà il gruppo sul luogo della visita.
Teatro ieri e oggi: lo spettacolo nella Roma antica e in quella moderna.
A cura di Stefania Pergola
Un’occasione per visitare l’area archeologica del Teatro di Marcello e soffermarsi sulla funzione e sul ruolo sociale che il teatro aveva nella Roma antica riflettendo sulle sue successive trasformazioni ed evoluzioni fino all’epoca moderna. Il teatro di Marcello rappresenta il modello del teatro romano: la rigida divisione dei settori delle gradinate in base ai livelli sociali concretizza nell’architettura di questo edificio il contenuto della Lex Iulia theatralis con la quale Augusto riformò e riordinò il sistema assolutamente confuso e arbitrario di assistere agli spettacoli. La cavea teatrale si configura così come la rappresentazione dell’ordine sociale vigente e si inserisce a pieno nel programma di rinnovamento sociale e morale portato avanti da Augusto. Attraverso i secoli e le esperienze del teatro medioevale e elisabettiano si è giunti al teatro di oggi e ad un modo diverso di fare cultura aperta a tutti gli spettatori, senza alcuna differenza sociale.
Prenotazione obbligatoria allo 060608 per un massimo di 10 persone munite di mascherina
ore 12.00
AREA ARCHEOLOGICA DEL SEPOLCRETO DELLA VIA OSTIENSE – via Ostiense, fronte civ. 195 – ingresso da Parco Schuster
N.B.: per effettuare prima della visita la misurazione della temperatura, nel rispetto delle norme anti Covid, i partecipanti sono invitati a presentarsi alle ore 11.15 all’ingresso della biglietteria del Museo della Centrale di Montemartini. Dopo la rilevazione un operatore accompagnerà il gruppo sul luogo della visita.
Artigiani e mercanti sulle rive del Tevere. La ricostruzione della vita attraverso il culto della morte
A cura di Marina Marcelli e Cristina Carta
Tra tombe dotate di stucchi, affreschi e pavimenti a mosaico, la visita illustrerà l’aspetto sociale e antropologico del sepolcreto della via Ostiense. Lo straordinario stato di conservazione dei reperti osteologici combusti rimasti all’interno delle urne cinerarie, ha permesso recentemente di studiare le peculiarità della popolazione sepolta nei colombari della necropoli, di conoscerne stato di salute, cause di morte, condizioni di vita e caratteristiche bio-antropologiche ed etniche. Un ceto medio di artigiani e mercanti, di condizioni sociali prevalentemente modeste, le cui storie, insieme a quelle di liberti imperiali e militari con nomi orientali o greci, sono raccontate nelle numerose iscrizioni funerarie. Le dediche documentano come alcuni aspetti della società antica siano rimasti immutati fino ai nostri giorni. La conoscenza del monumento nel suo complesso diviene strumento di apprendimento per le nuove generazioni, rafforzando il loro rapporto con il patrimonio e offrendo spunti nel progettare il futuro.
Prenotazione obbligatoria allo 060608 per un massimo di 10 persone munite di mascherina
ore 12.00
MURA AURELIANE – viale Pretoriano angolo via dei Ramni
Le Mura di Roma come esempio di resilienza urbana
A cura di Carlo Persiani
Un’iniziativa speciale per scoprire due tratti delle mura aureliane di recente restaurati ed eccezionalmente aperti per quest’occasione: il tratto di camminamento in via Campania e il tratto in viale Pretoriano. I percorsi reintegrano nell’immaginario cittadino un’esperienza abituale che si aveva in passato con il circuito delle mura, pienamente funzionale fino alla fine dell’Ottocento.
Costruite tra il 271 ed il 275 d. C., le mura Aureliane sono il risultato di una stratificazione eccezionale di quasi 18 secoli di storia. Baluardo della città imperiale, hanno custodito per oltre 1400 anni la città pontificia. Con l’avvento di Roma Capitale e la trasformazione della città, le mura persero l’originaria funzione militare. Seguirono anni di abbandono, degrado e crolli: il circuito, che si sviluppava ininterrottamente per circa 19 km, venne frazionato da numerosi varchi aperti per creare il sistema di strade che connetteva la città con i territori del Suburbio, mentre sul fronte interno e su quello esterno si addossarono nuove costruzioni. Oggi, grazie ai restauri promossi dalla Sovrintendenza, le mura tornano a riacquistare la loro identità.
Prenotazione obbligatoria allo 060608 per un massimo di 10 persone munite di mascherina
ore 12.15
AUDITORIUM DI MECENATE – Largo Leopardi, 22
L’Auditorium e gli horti di Mecenate: il verde come riqualificazione urbana
A cura di Carla Termini
Il tema della riqualificazione urbanistica e ambientale costituisce l’argomento centrale di questo incontro: il complesso degli horti e dell’auditorium con la sua ricca decorazione pittorica diviene lo spunto per una riflessione sui temi del recupero, del risanamento e della trasformazione urbanistica nel rispetto della sostenibilità ambientale nel mondo contemporaneo. Ad un inquadramento topografico del monumento nell’area dell’Esquilino con le sue complesse vicende di trasformazioni d’uso, seguirà la storia di questo settore della città originariamente esterno alle mura serviane ed utilizzato come necropoli, poi bonificato da Mecenate e trasformato in lussuoso complesso residenziale; ne verrà ripercorsa la storia fino agli scavi realizzati dopo la proclamazione di Roma Capitale e funzionali all’edificazione del nuovo quartiere.
Prenotazione obbligatoria allo 060608 per un massimo di 10 persone munite di mascherina
ore 16.30
MUSEO DELL’ARA PACIS – Lungotevere in Augusta (angolo via Tomacelli)
“Al Museo si racconta”
A cura delle Volontarie del Servizio Civile in collaborazione con la Biblioteca Centrale Ragazzi
Il fascino delle fiabe antiche e moderne attraverso letture ad alta voce: un breve viaggio dedicato alle famiglie e ai bambini alla riscoperta del valore della favola come intramontabile mezzo di crescita e apprendimento continuo. Una attenta selezione di testi, accordata con l’età dei piccoli visitatori, proporrà inoltre spunti di riflessione e osservazione sul monumento dell’Ara Pacis, manifesto dell’ideologia augustea.
Prenotazione obbligatoria allo 060608 per un massimo di 10 partecipanti muniti di mascherina
ore 17.00
MUSEO DI CASAL DE’ PAZZI – via Egidio Galbani, 6
“A scuola dai Neanderthal”. Come l’esperienza e la conoscenza della natura e dell’ecosistema consentiva agli uomini del Pleistocene di crescere e riprodursi.
A cura dello Staff del Museo di Casal de’ Pazzi e dei Volontari del Servizio Civile Universale.
Per un periodo lunghissimo di tempo, circa due milioni di anni, l’uomo, nelle sue molteplici forme evolutive, è stato a stretto contatto con la natura di cui costituiva parte integrante. Dalla conoscenza e dal rispetto degli ecosistemi (piante, animali, rocce, ecc.) dipendeva la sua sopravvivenza. Il popolamento vertiginoso del pianeta da parte della nostra specie e la convinzione di poter dominare qualsiasi ambiente ha cambiato le cose in maniera drammatica. Non rispettiamo e non conosciamo più il mondo naturale che ci circonda. Confrontare i nostri modi di vita con quelli del passato può renderci più consapevoli del valore e dell’importanza della natura e degli ambienti che troppo spesso ignoriamo o devastiamo, più o meno consapevolmente.
Programma nello specifico:
L’uomo di Neanderthal: gli strumenti, le strategie, i materiali.
ore 12,00 Inserimento sui canali social di un gioco per bambini.
ore 17,00 – 17,30 – 18,00 Visite al Museo.
ore 18,30 Laboratorio per bambini e in contemporanea, seminario-dibattito sul tema della giornata.
Prenotazione obbligatoria allo 060608 per un massimo di 5 persone munite di mascherina per la visita al museo; 20 persone al seminario; 7 bambini al laboratorio
Laboratorio e seminario annullati in caso di pioggia
ore 18.00
MERCATI DI TRAIANO – MUSEO DEI FORI IMPERIALI – Via Quattro Novembre, 94
“Patrimonio ed educazione – Imparare per la vita. L’attualità della mostra Civis Civitas Civilitas. Roma antica modello di città”
A cura di Maria Paola Del Moro.
La mostra Civis Civitas Civilitas. Roma antica modello di città, che avrà termine il prossimo 18 ottobre, costituisce l’occasione per “visitare virtualmente” la città antica attraverso i plastici delle tipologie monumentali più significative, funzionali alle attività della vita pubblica, all’attribuzione di onore e gloria per i meriti individuali e alla celebrazione della memoria, individuale, familiare e dello Stato. L’architettura era dunque espressione di identità e di appartenenza alla civitas, base del concetto di civilitas. La visita consentirà quindi la scoperta -o la riscoperta- della modernità della cultura romana, per la quale la società civile costituiva il prodotto della condivisione sociale.
Prenotazione obbligatoria allo 060608 per un massimo di 10 persone munite di mascherina
DOMENICA 27 SETTEMBRE
ore 10.30
MUSEI CAPITOLINI – Piazza del Campidoglio, Palazzo dei Conservatori
Appuntamento in Piazza del Campidoglio, alla biglietteria.
In Campidoglio, alla scoperta dei materiali da costruzione del paesaggio urbano romano: un patrimonio di saperi e tecniche da tutelare.
A cura di Ersilia D’Ambrosio
L’abilità dei Romani nella costruzione di edifici che ancora “segnano” il nostro paesaggio si fonda sulla loro capacità di comprendere le potenzialità dei materiali locali. Sono cambiati metodi e macchinari per l’estrazione e per la lavorazione, ma non è mutato il ricorso, ininterrotto, ai materiali che sono l’ossatura stessa del territorio. Scopriamo insieme come tufi, pozzolane e travertini si estraggano ancora oggi nelle cave di Roma e del Lazio.
Prenotazione obbligatoria allo 060608 per un massimo di 10 persone munite di mascherina
ore 10,30
CENTRALE MONTEMARTINI – via Ostiense, 106
“La Centrale Montemartini, un racconto collettivo”.
A cura di Serena Guglielmi.
Come può la storia di una centrale elettrica intrecciarsi con la nostra storia personale? E come può la bellezza di un’opera d’arte condurci verso suggestioni e ricordi legati alle nostre esperienze? Guidati dal curatore archeologo Serena Guglielmi i visitatori saranno coinvolti nella costruzione del racconto di un luogo unico al mondo, dove l’archeologia industriale si incontra con l’arte antica.
Prenotazione obbligatoria allo 060608 per un massimo di 10 persone munite di mascherina
ore 16.30
MUSEO DI CASAL DE’ PAZZI – via Egidio Galbani, 6
“A scuola dai Neanderthal” Come l’esperienza e la conoscenza della natura e dell’ecosistema consentiva agli uomini del Pleistocene di crescere e riprodursi.
A cura dello Staff del Museo di Casal de’ Pazzi e dei Volontari del Servizio Civile Universale.
Per un periodo lunghissimo di tempo, circa due milioni di anni, l’uomo, nelle sue molteplici forme evolutive, è stato a stretto contatto con la natura di cui costituiva parte integrante. Dalla conoscenza e dal rispetto degli ecosistemi (piante, animali, rocce, ecc.) dipendeva la sua sopravvivenza. Il popolamento vertiginoso del pianeta da parte della nostra specie e la convinzione di poter dominare qualsiasi ambiente ha cambiato le cose in maniera drammatica. Non rispettiamo e non conosciamo più il mondo naturale che ci circonda.
Confrontare i nostri modi di vita con quelli del passato può renderci più consapevoli del valore e dell’importanza della natura e degli ambienti che troppo spesso ignoriamo o devastiamo, più o meno consapevolmente.
Programma nello specifico:
L’uomo di Neanderthal: la conoscenza dell’ambiente e degli ecosistemi
ore 12,00 Inserimento sui canali social di un gioco per bambini.
ore 16,30 – 17,00 – 17,30 – 18,00 Visite al Museo e al Giardino pleistocenico
ore 16,30 Itinerario nelle aree protette limitrofe alla scoperta delle piante del Pleistocene
ore 18,30 Laboratorio per bambini e in contemporanea, seminario-dibattito sul tema della giornata.
Prenotazione obbligatoria allo 060608 per un massimo di 5 persone munite di mascherina per la visita al museo; 20 persone al seminario; 7 bambini al laboratorio
Laboratorio, seminario e itinerario annullati in caso di pioggia
ore 16.30
MUSEO DELL’ARA PACIS – Lungotevere in Augusta (angolo via Tomacelli)
“Al Museo si racconta”
A cura delle Volontarie del Servizio Civile Universale in collaborazione con la Biblioteca Centrale Ragazzi
Il fascino delle fiabe antiche e moderne attraverso letture ad alta voce: un breve viaggio dedicato alle famiglie e ai bambini alla riscoperta del valore della favola come intramontabile mezzo di crescita e apprendimento continuo. Una attenta selezione di testi, accordata con l’età dei piccoli visitatori, proporrà inoltre spunti di riflessione e osservazione sul monumento dell’Ara Pacis, manifesto dell’ideologia augustea.
Prenotazione obbligatoria allo 060608 per un massimo di 10 partecipanti muniti di mascherina
ore 17.00
GALLERIA COMUNALE D’ARTE MODERNA – Via Francesco Crispi, 24
Interferenze. Shepard Fairey e le collezioni capitoline di arte contemporanea
A cura di Daniela Vasta
Nella mostra Shepard Fairey. 3 Decades of Dissent (17 settembre – 22 novembre 2020) le opere dell’artista americano dialogano con la collezione di arte contemporanea, in un confronto ricco di suggestive risonanze. In particolare durante la visita saranno approfondite alcune delle opere in mostra (Shepard Fairey, Giulio Turcato, Scipione, Mario Schifano e altri), mettendo in luce il modo in cui gli artisti utilizzano la tradizione storico-artistica e le immagini della comunicazione di massa come “risorsa” per il presente e per la propria creatività. Gli spunti del passato più o meno recente sono trasformati in strumenti efficaci per confezionare messaggi politici e sociali di forte attualità.
Prenotazione obbligatoria allo 060608 per un massimo di 6 persone munite di mascherina
ore 17.00
MUSEO DI ROMA IN TRASTEVERE – piazza Sant’Egidio, 1/b
Storie intorno al Museo
A cura di Roberta Perfetti e Silvia Telmon
Una visita partecipata con un percorso che si snoda all’aperto intorno al Museo, tra luoghi e attività legate alla cultura, all’arte e all’artigianato del rione: uno scambio di memorie con cui costruire una storia collettiva che trova il suo centro nel Museo e nella sua secolare storia di trasformazioni. Tutte e tutti possono contribuire con ricordi e osservazioni personali.
Prenotazione obbligatoria allo 060608 per un massimo di 10 persone munite di mascherina
10.00-18.00 (ingressi ogni ora; ultimo ingresso ore 17.00)
MUSEO NAPOLEONICO – piazza di Ponte Umberto I, 1
“Al servizio del patrimonio”.
A cura di Laura Panarese e delle Volontarie del Servizio Civile Universale
Le storiche dell’arte volontarie del servizio civile universale sono a disposizione dei visitatori in visita libera nei punti strategici del museo; li accolgono ed illustrano brevemente le principali opere presenti, rispondendo ad eventuali domande e curiosità. L’iniziativa vuol essere un arricchimento della visita: la mission sociale, civica e culturale del servizio civile universale presso il museo incontra la tematica delle Giornate Europee del Patrimonio 2020 e si fa fluida “educazione continua” al bello e alla conoscenza, ma anche fruizione condivisa, consapevole e partecipe del patrimonio culturale.
Prenotazione obbligatoria allo 060608 per un massimo di 10 persone munite di mascherina
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