23 Mar 2013
ECCO IL PIANO DELLA FIMMG PER LA SANITA’ DEL TERRITORIO
(riverflash) – 60 Centri intermedi, 500 Ambulatori di zona, 22 Ospedali di zona, questi i punti principali della proposta della Fimmg per la sanita’ del territorio e che verrà presentata questa mattina a Ferentino nel corso del Congresso regionale dei medici di famiglia della FIMMG del Lazio una proposta che tenderà a realizzare una moderna e diffusa sanità territoriale. Il progetto si articola su 3 livelli assistenziali, “ ha dichiarato il Segretario regionale Fimmg Lazio Pierluigi Bartoletti “gli ambulatori di zona, i centri sanitari di zona e gli ospedali di zona, che valorizzando le strutture già esistenti e definendo chiaramente gli standard di assistenza previsti, unitamente al numero unico regionale, possono in pochi mesi già dare risposte diverse dai tagli lineari che sino ad oggi sono stati l’unica misura di sistema portata avanti con compiutezza dalle varie amministrazioni regionali.” Insomma un sistema territoriale che, unitamente allo sviluppo della domiciliarità consentirà di poter dire già da subito che non si dovrannno chiudere 24 Ospedali e tagliare 1600 posti letto, ma che si apriranno 22 strutture di degenza intermedia (Ospedali di Zona), recuperando ad una diversa funzione le strutture disattivate, assieme a 60 centri sanitari di zona e 500 ambulatori di zona. “Non si puo’ continuare a tagliare i servizi senza dare valide alternative alle persone, obbligandole a pagarsi le cure di tasca propria, ed a fare viaggi della speranza fuori regione anche per banalità.” -continua Bartoletti -“Ad oggi già ci sono, geolocalizzati, 380 presidi della medicina generale aperti 9 ore al giorno in un’unica sede, 1 struttura, Piazza Istria, aperta 12 ore al giorno 7 giorni su 7, 2 Ospedali di Zona nella Roma D, 11 ambulatori presso i pronto soccorso, 1 struttura per malati cronici a Cisterna di Latina, 1 struttura ospedaliera, Ronciglione, riconvertita in presidio di prossimità.” “Ma tutto questo” conclude Bartoletti “ non riesce ad essere portato a sistema. Dobbiamo uscire, terminati gli adempimenti istituzionali, dalla logica cerchio bottista di dilatare i tempi delle scelte ed entrare in una dimensione di innovazione del sistema pubblico che lo renda efficiente e compatibile con le risorse disponibili. Noi siamo pronti.”
AG.RF. (MP) 23.03.2013