AG.RF.(redazione).27.07.2019
“riverflash” – Si è parlato in questi giorni, dell’avvistamento di una medusa gigante “a coperchio”, nelle acque della Cornovaglia e questa notizia, ha riportato a galla i possibili rischi per l’uomo, in caso di contatto. Gli esperti dermatologi, hanno dispensato alcuni consigli su cosa fare in questa circostanza: innanzitutto occorre dire che la medusa non punge e non morde, ma i suoi tentacoli emettono una sostanza urticante per la pelle, che causa irritazioni cutanee dolorose, gonfiore e arrossamento e ciò avviene anche senza essere urtati, ma semplicemente, venendo in contatto con il liquido urticante che libera attraverso i suoi filamenti. Ma quali sono i sintomi da tenere sotto controllo? Al primo contatto tra la pelle e la medusa, si percepisce un forte bruciore, la pelle si irrita, diventa rossa, e compaiono piccoli rigonfiamenti. Subito dopo occorre applicare un gel astringente al cloruro d’alluminio, che ha un’immediata azione antiprurito e blocca la diffusione delle tossine. In alternativa si può usare una crema al cortisone anche se ha un effetto più ritardato (entrano in azione dopo 20-30 minuti dall’applicazione), cioè quando il massimo della reazione si dovrebbe già essere spenta naturalmente. Infine, bisogna intervenire tempestivamente se, subito dopo il contatto, la reazione cutanea si diffonde e compaiono difficoltà respiratorie, sudorazione e disorientamento: in questo caso, occorre recarsi al pronto soccorso più vicino.
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