AG.RF.(MP).05.12.2014
“riverflash” – Le condizioni del medico di emergency ricoverato allo Spallanzani di Roma a causa dell’ebola, sono ancora peggiorate: la febbre è salita di nuovo e il paziente ha bisogno ora di un’assistenza respiratoria. Il direttore scientifico dello Spallanzani, Giuseppe Ippolito, aveva parlato qualche giorno fà di “quadro clinico è impegnativo”. Il medico che ha contratto il virus ebola in Sierra Leone, non respira più da solo: negli ultimi giorni era stato sottoposto a un trattamento con un farmaco sperimentale. Dopo un leggero miglioramento, nella giornata di ieri, Ippolito, riferendosi alla ricomparsa della febbre, ha dichiarato: “Questa patologia è fluttuante, e i sintomi fluttuanti in queste situazioni ci sono. E’ un paziente che ha bisogno di assistenza, con un quadro clinico che determina diverse situazioni, per le quali c’è bisogno di intervenire. In ogni caso egli ha aggiunto che “è troppo presto per poter fare una valutazione dell’efficacia delle terapie sperimentali utilizzate per il trattamento del paziente. La seconda infusione che verrà effettuata nelle prossime ore e verrà fatta con l’ultimo dei farmaci sperimentali impiegati per il trattamento terapeutico”. Anche i ministro della Salute Lorenzin, è intervenuta sulla vicenda, affermando: “Stiamo tutti pregando per questo nostro dottore. Sappiamo che questa settimana è cruciale e la prognosi è ancora assolutamente riservata”. Il farmaco sperimentale utilizzato, è giunto in Italia grazie a una catena di supporto, costituita dal ministero della Salute, inclusa la rete degli uffici di sanità di frontiera Us (Usmaf) e di solidarietà istituzionale, con l’aiuto del coordinamento internazionale per la gestione di Ebola dell’Organizzazione mondiale della sanità. Al momento, è impossibile fare previsioni sulle condizioni del paziente ricoverato.
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