2 Apr 2013
E ORA TUTTI CONTRO I SAGGI E NAPOLITANO….
(riverflash) – Non c’é pace per il nostro Paese, ma sopratutto non si riesce a vedere una via d’uscita. La decisione del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, sembrava inizialmente aver messo tutti daccordo ma non é cosi’ : a Naplitano sono giunte critiche e accuse da tutte le parti, tuttavia egli sta continuando con la sua strada, con i 10 saggi nominati nei giorni scorsi e divisi in due gruppi: uno economico:sociale e l’altro per i temi istituzionli; il Presidente ha fretta e vuole a tutti i costi attuare le riforme necessarie per superara la fase di “stallo” in cui ci troviamo in questo momento. Questa mattina dunque, sono stati convocati in Quirinale tutti e due i gruppi, uno si presenterà alle 10 e l’altro alle 11 e li’ riceveranno dal Capo dello Stato, i compiti da svolgere. I partiti da parte loro, considerano questa una una fase di transizione e pensano a nuove consultazione o a tornare alle urne. Auesto é un momento in cui occorre chiarezza e proprio questo stanno chiedendo tutte le forze politiche: la mancanza di chiarezza ha generato tutti i legittimi dubbi e le incertezze che hanno portato i vari schieramenti alle critiche e allo scetticismo verso la decisione presa da Napolitano anche preché fino ad ora di contenuti non si é affatto parlato; Le priorità delle due Commissioni dovrebbero essere dunque la riforma della legge elettorale e un immediato intervento sulla pressione fiscale. Ma ora sorge spontanea la “solita” domanda: fino a che punto il capo dello Stato andrà avanti per la sua strada senza dare spiegazioni? Fino a che punto sarà in grado di ignorare le richieste dei partiti che auspicano nuove consultazioni o nuove elezioni?
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Claudio Peretti dice:
Pubblicato il 02-04-2013 alle 15:16
è chiaro che ai due principali partiti, PD e PDL, non stiano bene i 10 saggi: con questa mossa Napolitano ha spiazzato tutti. Se i 10 saggi si comporteranno come dovrebbero, emetteranno proposte di legge che nessuno dei partiti convenzionali avrebbe mai emesso: riduzione degli stipendi dei politici spesa per la politica, riduazione dei parlamentari, attivare una bella soglia al 10% o meglio al 15% per essere ammessi al parlamento e soprattutto fare le elezioni con doppio turno, come quelle per eleggere i sindaci. Se proporranno questo, i partiti convenzionali, ora che ci sono i grillini in parlamento, non potranno non votare le proposte, visto che, a sentir loro, dicono di sentirsi responsabili per “il bene del paese”
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gaspare dice:
Pubblicato il 05-04-2013 alle 19:18
A che serve lamentarsi quando la maggioranza degli italiani preferisce essere governata da un sistema politico fallimentare di provata incapacità…rinunciando alla propria sovranità che se applicata risolvverebbe immediatamente i problemi di ogni genere…ora divenuti tanti e pericolosi.
Il tempo perso non è solo denaro….è anche salvezza di un paese in mano a persone senza scrupoli.