3 Giu 2013
E ORA COSA INVENTERANNO I DIRIGENTI DELLA ROMA?
“riverflash” – Questo è forse il momento “più basso” della storia della A.S.Roma e mentre i tifosi della Lazio “gongolano” (e come dar loro torto?), sia per la conquista della Coppa Italia, sia perché i loro “cugini” sono in difficoltà (legate alla società-non società), ai dirigenti della squadra capitolina, non resta altro che provare a tirar fuori il famoso “coniglio” dal cilindro, perché la situazione si sta complicando sempre di più. Ma andiamo con ordine: dopo l’annuncio in serata, da parte dell’ufficio stampa del Milan “Allegri rimarrà a Milano e sarà lui il nostro allenatore per la stagione 2013 – 2014”. ora la Roma deve assolutamente trovare un nuovo allenatore, visto che l’ipotesi di accordo con Massimiliano Allegri è sfumata….. (Ma i dirigenti della Roma Baldini e Sabatini non avevano forse annunciato di avere già in tasca un contratto triennale per Allegri, nel quale mancava solo la firma?) Punto e a capo allora, dopo la figuraccia rimediata in Coppa Italia, dopo aver “fallito” una stagione (e con quella dell’anno scorso sono due) e non essere riusciti, con l’ultima possibilità rimasta, ad agganciare un posto in Europa, ora tocca ricominciare tutto da capo. Prima dell’estate, c’era stata l’ipotesi Montella, tecnico serio, preparato, fine conoscitore dell’ambiente romano: la trattativa non è andata in porto perché, così come è stato annunciato dalla società “costava troppo”. Benissimo, via un’altra ipotesi: è toccato a Zeman, l’uomo del calcio “pulito, del calcio “spettacolo”, che aveva raccolto intorno a sé entusiasmo e voglia di vincere: sembrava la soluzione giusta, ma ancora prima di arrivare a Natale, è arrivato per lui l’esonero per aver dichiarato che “in questa società non esistono regole”; questo non è andato giù ai dirigenti che, tramite un sms, lo hanno liquidato in un minuto. La squadra è rimasta così “orfana e disorientata” e successivamente affidata ad Aurelio Andreazzoli, il “secondo” di Spalletti, quello che conosce a memoria “il modulo” e colui che avrebbe dovuto metterci al riparo dalle brutte figure…. Ma così non è stato perché, a parte qualche “punticino” rimediato qua e là, la Roma si ritrova ora fuori da tutti i “giochi che contano”, fino all’ultima e sicuramente “più cocente sconfitta”, che ha portato i tifosi della Roma fuori di Trigoria con contestazioni e striscioni che invitavano i dirigenti a dimettersi (“via i laziali dalla squadra, rivogliamo la nostra Roma”). Ecco questa è la situazione attuale: qualcuno aveva sperato che potesse venire Allegri da allenare la squadra, altri meno, perché i tifosi sono comunque in attesa di un “cambiamento”. Ma quale cambiamento? Come fa un squadra a risorgere se alle sue spalle non c’è una società? Ma che ruolo ha il presidente della Roma? Quante dichiarazioni e apparizioni ha fatto in tv nel corso del campionato? Che ruolo ha la banca Unicredit e fino a che punto conta nelle decisioni prese? Crediamo di interpretare il pensiero della maggior parte dei tifosi dicendo che, forse si è arrivati al punto di dover “azzerare tutto” e ricominciare perché la sensazione è che sia quasi impossibile “rimettere insieme i cocci” di una squadra che era una delle più “titolate” e rispettate del campionato italiano e non solo….. E se il Presidente James Pallotta, imprenditore statunitense co-proprietario della Roma, può avere delle attenuanti, a chi occorre dare la colpa di questa situazione? La risposta la lasciamo a voi…. Perché sembra fin troppo scontata….. una cosa è certa: per Walter Sabatini e Franco Baldini, quello che verrà…. Non sarà sicuramente un periodo tranquillo e a questo punto occorrerà anche “sbrigarsi” perché la Roma al momento non ha più nemmeno un allenatore e i suoi tifosi non sono più disposti a tollerare nulla….
AG.RF. (MP) 03.06.2013