AG.RF.(redazione).26.07.2018
“riverflash” – Sergio Marchionne, l’uomo che ha cambiato il destino della Fiat, è morto ieri, a 66 anni, nell’ospedale di Zurigo, dove era ricoverato dal 28 giugno. Era stato ricoverato lì per sottoporsi ad un intervento alla spalla e dalla settimana scorsa, si sono diffuse le voci di un aggravamento del suo stato di salute, tanto che sabato scorso c’è stata una convocazione urgente dei cda di Fca, Cnh Industrial e Ferrari che lo avevano sostituito nei ruoli di vertice. “E’ accaduto ciò che ci avevano annunciato, ciò che temevamo”, ha annunciato John Elkann, per dare la notizia della sua morte. “Penso che il miglior modo per onorare la sua memoria sia far tesoro dell’esempio che ci ha lasciato, coltivare quei valori di umanità, responsabilità e apertura mentale di cui è sempre stato il più convinto promotore. Io e la mia famiglia gli saremo per sempre riconoscenti per quello che ha fatto e siamo vicini a Manuela e ai figli Alessio e Tyler”. Nei giorni scorsi c’è stato tanto mistero circa le sue condizioni di salute, ma sembra che il motivo della sua scomparsa sia legato ad alcune imprevedibili complicazioni post operatorie, che hanno provocato un primo arresto cardiaco, motivo per cui il manager è stato trasferito in terapia intensiva, dove secondo quanto è stato riportato, sarebbe avvenuto un secondo arresto, fatale, che l’ha portato ad un coma irreversibile e poi alla morte, Non si è trattato quindi di un male incurabile, come era stato ipotizzato da qualcuno, piuttosto si è trattato di un inaspettato e crudele destino. Alla notizia della sua scomparsa, sulla palazzina Fca del Lingotto le tre bandiere bianche con il logo del gruppo in azzurro sono state abbassate a mezz’asta. Il nuovo ad di Fca Mike Manley ha chiesto un minuto di silenzio in apertura della conference call per la presentazione dei risultati del primo trimestre. Manley ha definito quella di ieri, “una giornata triste e difficile, questa notizia mi ha spezzato il cuore. Non c’è dubbio che Sergio fosse uomo speciale che ci mancherà”. Tempestiva è stata la dichiarazione di Sergio Mattarella: “Marchionne ha scritto una pagina importante nella storia dell’industria italiana, non ha mai rinunciato a battersi per le proprie strategie, ad affrontare difficoltà e conflitti, a superare incomprensioni: sono addolorato e in questo difficile momento, desidero anzitutto esprimere il mio sentimento di vicinanza ai suoi familiari, e a quanti erano a lui più legati nella vita e nel lavoro”. Nella sua responsabilità di leader della Fiat ha attraversato anni di trasformazioni assai profonde e radicali dei mercati, dei sistemi di produzione, delle strategie finanziarie, delle relazioni sindacali, assicurando continuità e rilancio fino a costruire una nuova aggregazione, a dar vita a una nuova più grande realtà per sostenere la competizione. La sua visione ha sempre provato a guardare oltre l’orizzonte e immaginare come l’innovazione e la qualità potessero dare maggiore forza nel percorso futuro, ha saputo testimoniare con la sua guida tutto questo, mostrando al mondo le capacità e la creatività delle realtà manifatturiere del nostro Paese”. La presidente del Senato, Elisabetta Alberti Casellati, ha invitato i colleghi senatori a osservare un minuto di raccoglimento, affermando: “Mi auguro che le sue scelte e le sue intuizioni, non vengano disperse, ma si possa continuare sulla stessa strada per il bene di Fca, dei lavoratori italiani e di tutto il Paese. Ai parenti e alla famiglia Agnelli-Elkann desidero esprimere i sensi del mio profondo cordoglio per la perdita di un professionista illuminato, un caro amico e un padre straordinario”. Anche il premier Conte, non ha voluto far mancare il suo affetto alla famiglia di Marchionne, porgendo le condoglianze a tutti i suoi cari. “Onore ad un uomo che ha fatto tanto e avrebbe potuto fare ancora molto”, ha commentato il vicepremier e ministro dell’Interno Salvini, rivolgendo un pensiero alla famiglia e augurando buon lavoro “a chi ha l’onore e l’onere di prendere il suo posto”. “Siamo vicini ai familiari di Sergio Marchionne ai quali va il nostro abbraccio più sincero” hanno scritto in una nota i capigruppo del M5S di Camera e Senato, “Rispetto per il ruolo che Marchionne ha avuto in questi anni di indubbio protagonismo sulla scena economica internazionale”. Infine, il commento di Silvio Berlusconi, che ha così commentato: “Marchionne ha rappresentato l’Italia migliore, quella operosa e concreta, seria e preparata, dotata di visione e capace di guardare al futuro: gli ho sempre detto che l’avrei visto bene alla guida del Paese, dal momento che aveva competenze e preparazione, oltre alla straordinaria capacità di ottenere risultati importanti: le sue doti sarebbero state preziose – se fosse stato disponibile – per ridare dignità alla politica”.
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