AG.RF.(Maura Peripoli).20.08.2016
“riverflash” Accontentati gli scettici, tutti coloro che, con molta fretta, avevano già dato per spacciata la Roma, dopo le cessioni “eccellenti” e il cambio dell’allenatore. I Giallorossi dunque, sono andati a vincere una difficile partita a Bergamo, contro l’Atalanta, che non è proprio un campo “propizio” per loro: è finita 0 a 1, grazie alla punizione calciata da Kolarov e con “il minimo sforzo, la Roma ha così raggiunto il massimo risultato. Si tratta di 3 punti preziosissimi che rappresentano di fatto, la risposta “concreta” che la squadra ha voluto dare a Juve e Napoli, entrambe vincenti negli anticipi di ieri. Tutto ciò è avvenuto sotto gli occhi attenti di Francesco Totti, elegantissimo in giacca e cravatta, nel suo nuovo ruolo di dirigente, in tribuna, circondato dall’affetto dei “suoi tifosi”, tra applausi e selfie. Una vittoria sofferta, “la vittoria del carattere”, così come l’ha definita mister Di Francesco, ma si sa, con la Roma si deve sempre un po’ soffrire e questa… è storia…, una storia a lieto fine che, anche se si sono visti i limiti di una squadra sicuramente ancora non perfettamente in forma, ha tuttavia rappresentato un’iniezione di fiducia per i giocatori e se è vero il proverbio “chi ben comincia è a metà dell’opera”, tutto questo non può che essere di buon auspicio. I giallorossi hanno sofferto è vero, ma la sensazione è che siano vivi e presenti, con tanta voglia di migliorare e ottenere risultati. “I miei giocatori sono stati bravi a soffrire”, ha dichiarato il tecnico giallorosso a fine partita e hanno lavorato come ho chiesto io, ma possiamo ancora crescere”. E non ha torto il tecnico, perché l’Atalanta è una squadra ostica, che gioca bene a pallone e non è semplice fare bene su un campo così difficile. Poche occasioni da gol, squadra contratta e qualche errore di troppo: è un pò questa la sintesi di un match, che “molti” avevano già dato per perso…, che ha invece avuto un epilogo positivo, con un risultato “minimo”, ma tanto utile…d’altronde i tifosi della Roma ormai dovrebbero saperlo: con questa squadra non c’è vittoria senza sofferenza e occorre farci l’abitudine…e le vittorie sofferte.. sono sempre le più belle…
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