DUE MINORENNI CON DUE MAMME: IL TRIBUNALE DI ROMA DICE SI’

AG.RF.(MP).02.03.2016

“riverflash” – “Un caso particolare”. E’ stata questa la motivazione del Tribunale di Roma, che ha riconosciuto “un’altra” adozione a favore di due minorenni con due mamme. La notizia arriva dalle associazioni Famiglie Arcobaleno e Avvocatura per i Diritti Lgbti-Rete Lenford, che hanno ringraziato le loro avvocate Susanna Lollini e Elisa Battaglia, per avere seguito il procedimento. La decisione che ha portato all’affidamento, è stata presa a seguito della verifica di “un progetto comune di genitorialità”, tra le due mamme, mirato alla stabilità e al benessere dei figli. “Si tratta di un pronunciamento importante – ha affermato Sangalli, presidente di Rete Lenford, limitato al riconoscimento di una famiglia che esiste già, sulla base di una legge che in Italia, viene applicata ha ritenuto  che sia nell’interesse dei due bambini veder garantita la continuità affettiva e l’identità personale,  attraverso l’aggiunta del cognome della mamma sociale a quello della mamma biologica”. E allora, tutte le polemiche sorte in questi giorni, circa possibili problemi che potrebbero derivare ai bambini dal fatto di crescere con due mamme o due papà? “Sono state costruite ad arte ha spiegato la Grassadonia, presidente di Famiglie Arcobaleno –poiché sono scaturite da una sola dichiarazione imprecisa di un pediatra, subito smentita dallo stesso, che ha generato un caso inesistente”. Molti sono stati gli interventi a favore del provvedimento di psicologi e pediatri in questi ultimi giorni, che hanno dimostrato come i figli possano crescere bene ugualmente, con due mamme o due papà, esattamente come accade in una coppia classica”. Infine le associazioni che fanno capo a Famiglie Arcobaleno, hanno rammentato che “le critiche all’adozione da parte della mamma sociale o del papà sociale sono infondate, perché la Convenzione europea dei diritti Umani obbliga a riconoscere l’adozione alle coppie dello stesso sesso al pari di quelle di sesso opposto non sposate, come avviene nel caso dell’adozione in casi particolari”.