28 Feb 2013
DOPO ELEZIONI: E ADESSO?
C’era da aspettarsi questo risultato elettorale, penso che la maggioranza degli italiani lo avesse previsto. Anzi, dopo tutti gli scandali del finanziamento ai partiti, della corruzione dei consigli regionale ecc. ecc., chi non avrebbe pronosticato una cosa simile? Ma noi italiani siamo sempre dei sognatori e speriamo che, alla fine, che la provvidenza ci dia una mano…. E se fosse così? Se non fosse poi così male questo risultato elettorale? Cosa ci aspettavamo, che dopo tutte le proteste, il lamento dei cittadini, si continuasse con la stessa gente di prima? Questo risultato, se non altro, serve a far capire ai politicanti di professione (visto che non lo hanno capito prima)che è ora di finirla, che così non si può più andare avanti… Strano che non se ne siano accorti un po’ prima e che, durante l’anno del governo tecnico, non abbiamo fatto qualche legge in tal senso. Strano che il PD non abbia mandato avanti Renzi: avrebbe stravinto le elezioni! Ma non è accaduto nulla di simile ed eccoci qui, poveri tapini, a vagolare esterrefatti in un mare di nebbia. E’ evidente che i politici non hanno a cuore il bene del popolo, se così fosse, sarebbe bastato fare una legge elettorale con ballottaggio al doppio turno, mandando al secondo turno solo i partiti che hanno raggiunto il 20%. Non penso che sia una cosa così difficile o impossibile, non penso che ci voglia una grande intelligenza per proporre una cosa simile, eppure non l’hanno fatto: perché? Perché hanno pensato solo alla loro sopravvivenza, pensano solo a mantenere le posizioni ed i privilegi fin qui raggiunti. E allora? Allora siamo qui a chiederci cosa succederà e brancoliamo nel buio perché è successa una cosa nuova e l’esperienza non ci può aiutare, ci si deve inventare, con un po’ di creatività, una soluzione. Ma mi pare che i grillini manchino di tutto ma non di fantasia, il loro programma elettorale era su internet da mesi ma nessun “benpensante” lo ha letto. E allora? Allora andremo avanti, come abbiamo sempre fatto noi italiani, con un po’ di fantasie a forse mostrando a gli altri che, se il vecchio sistema è marcio, si deve cercare un’altra strada. In fisica ed in natura esiste una semplice legge che si chiama teoria delle catastrofi. Questa teoria spiega i fenomeni catastrofici come derivanti dal superamento della fase di proporzionalità: quando si sottopone a trazione un provino di un materiali qualsiasi, dapprima c’è un allungamento proporzionale alla forza applicata, poi c’è il cedimento strutturale: catastrofe. Con questa teoria si spiegano anche i terremoti e, dal punto di vista sociologico, le rivoluzioni. Come non pensare che ci trovavamo di fronte a una fase simile nella società italiana? L’unico commento saggio sul movimento 5 Stelle l’ho sentito una volta in televisione da un filosofo che diceva che la forza a questo movimento glie la davano i partiti convenzionali, con la loro incapacità di proporre quello che il popolo chiedeva. Qui non si trattava di proporre se restare nell’Euro o in Europa, ma di eliminare gli sprechi dello stato e della politica, che hanno fatto arrabbiare tutti! Il non averlo fatto ci ha portato in questa situazione, ma non si poteva fare altro! Ora aspettiamo le prossime mosse dei vecchi partiti, sperando che capiscano la situazione.
AG.RF. (di Claudio Peretti) 28.02.2013