AG.RF.(MP).22.12.2014
“riverflash” – Ecco la rivincita delle donne cicciottelle: secondo uno studio effettuato dall’università di Pittsburg e Santa Barbara in California, le donne con “qualche chilo in più”, risulterebbero più intelligenti di quelle magre, con un fisico da “urlo”, sempre attente a linea e calorie “perché l’intelligenza viene alimentata proprio dai piaceri della tavola”, secondo gli studiosi. La ricerca è stata effettuata su 16mila appartenenti al “gentil sesso” ed ha evidenziato come un po’ di grasso accumulato sul corpo, non sono è una cosa bella, ma diventa fonte di una spiccata “acutezza” mentale. La ricerca pubblicata sulla rivista “Evolution and Human Behaviour”, ha attribuito il merito di elargire una maggiore perspicacia ai grassi ‘omega3’, che tenderebbero a depositarsi principalmente sui fianchi e sulle cosce femminili, prodotti da chi ha un maggior distacco fra la misura dei fianchi e quella della vita e dunque un rapporto tra 0,6 e i 0,7. Sembra proprio quindi, che le “titolari” della classica forma “a pera”, abbiano raggiunto punteggi molto più alti nei test d’intelligenza. Ma non solo: è stato anche dimostrato come un maggior quantitativo di omega3 avrebbe un ruolo fondamentale anche nello sviluppo del cervello dei figli durante la gravidanza. Sottoposta a un test di intelligenza, pare che la prole delle donne formose abbia ottenuto dei punteggi molto più alti rispetto ai figli di quelle più magre. Una buona rivincita dunque, per le donne con qualche chilo in più perché, oltre ad essere “procaci” e quindi “gradite” agli uomini, i ricercatori hanno anche affermato che “questa categoria di persone”, risultano anche essere quelle più adatte a crescere figli, cucinare e a fare i lavori domestici, proprio a causa di una maggiore intelligenza.
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