AG.RF.(redazione).01.04.2022
“riverflash” – Con la prima domenica del mese, tornano i Musei Civici gratis in città: la prima domenica di aprile è un’occasione da non perdere: l’evento riguarda i residenti e i non residenti. Di particolare interesse è l’area archeologica del Circo Massimo dalle ore 9.30 alle 19.00 ultimo ingresso alle 18, e l’area archeologica dei Fori Imperiali (ingresso dalla Colonna Traiana 9 – 19:15 ultimo ingresso un’ora prima). Entrata libera anche al Mausoleo di Augusto, dalle ore 9.00 alle 17.00 ultimo ingresso ore 16.00, con prenotazione obbligatoria. Ecco dunque cosa è possibile visitare: i Musei Capitolini, i Mercati di Traiano – Museo dei Fori Imperiali, il Museo dell’Ara Pacis, la Centrale Montemartini, il Museo di Roma, il Museo di Roma in Trastevere, la Galleria d’Arte Moderna, i Musei di Villa Torlonia, il Museo Civico di Zoologia, il Museo di Scultura Antica Giovanni Barracco, il Museo Carlo Bilotti – Aranciera di Villa Borghese, il Museo Napoleonico, il Museo Pietro Canonica a Villa Borghese, il Museo della Repubblica Romana e della memoria garibaldina, il Museo di Casal de’ Pazzi, il Museo delle Mura, la Serra Moresca di Villa Torlonia e la Villa di Massenzio.
L’iniziativa è promossa da Roma Culture, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali. Ingresso libero compatibilmente con la capienza dei siti. Prenotazione obbligatoria solo per i gruppi al contact center di Roma Capitale 060608 (ore 9.00 – 19.00).
È possibile inoltre visitare le collezioni permanenti, le mostre in corso e i progetti espositivi multimediali, partendo dai Musei Capitolini con L’eredità di Cesare e la conquista del tempo, nella Sala della Lupa e dei Fasti antichi di Palazzo dei Conservatori, che narra la storia di Roma dalle sue origini fino agli albori dell’età imperiale; proseguendo poi con il progetto Visea, che ripercorre l’intero processo esecutivo del ciclo pittorico murale eseguito dal pittore Tommaso Laureti nella Sala dei Capitani.
L’esedra di Marco Aurelio, inoltre, è arricchita dalla ricomposizione della mano del colosso bronzeo di Costantino con il frammento ritrovato del dito proveniente dal Museo del Louvre. In Pinacoteca, nella sala di Santa Petronilla, per la prima volta a Roma è visibile l’opera San Francesco contempla un teschio del pittore spagnolo Francisco de Zurbarán, posta idealmente in dialogo sia con le due tele di Caravaggio, la Buona Ventura e il San Giovanni Battista, sia con il Ritratto di Juan de Córdoba di Diego Velázquez. Nelle sale al piano terra di Palazzo dei Conservatori, invece, è in corso la mostra Cursus honorum. Il governo di Roma prima di Cesare, in cui sono rievocate, attraverso un percorso multimediale, le magistrature di età repubblicana, rivelando l’essenza della vita politica di Roma antica.
Ancora in tema di applicazioni multimediali, al Museo di Scultura Antica Giovanni Barracco i visitatori possono usufruire del nuovo progetto “Li-Fi”, acronimo di Light Fidelity. Grazie a faretti LED è possibile ricevere sui propri dispositivi mobili, in wireless, immagini e informazioni sulle opere della collezione e sulla casa romana del IV secolo d.C. nei sotterranei del Museo, nuovamente visitabile dopo oltre 20 anni di chiusura.
Al Museo dell’Ara Pacis è stata prorogata fino al 30 aprile la mostra Alberto Biasi. Tuffo nell’arcobaleno, con oltre 60 opere, provenienti da musei e collezioni private, di uno dei più importanti esponenti a livello nazionale e internazionale dell’Arte Cinetica; ancora in corso anche la mostra Segni, al Museo di Roma, un progetto pedagogico, fotografico e di comunicazione per testimoniare e prevenire la violenza contro le donne.
Continua al Museo Napoleonico l’esposizione Napoleone. Ultimo atto, che illustra le vicende dell’esilio, la morte e il successivo processo di mitizzazione dell’imperatore francese. E, alla Centrale Montemartini, Colori dei romani. I mosaici dalle collezioni capitoline con l’aggiunta di altri sei splendidi mosaici all’ampia selezione di capolavori. In esposizione, inoltre, dal 2 aprile, il mosaico della Real Casa, un mosaico pavimentale restaurato di epoca tardo imperiale.
Diverse le mostre fotografiche da visitare al Museo di Roma in Trastevere: Prima, donna. Margaret Bourke-White è una retrospettiva che documenta attraverso oltre cento immagini la visione e la vita controcorrente della fotografa statunitense, una tra le figure più rappresentative ed emblematiche del fotogiornalismo; Labirinti in Trastevere presenta un percorso esperienziale fotografico e audiovisivo basato sull’osservazione del XIII Rione; e, infine, NEEEV. Non è esotico, è vitale, una selezione di diciotto fotografie di grande formato di Begoña Zubero, racconta la città di Mosul nel momento della ricostruzione, dopo la terribile offensiva che ha portato alla sconfitta dello Stato Islamico.
Al Museo Carlo Bilotti – Aranciera di Villa Borghese 50 artisti si misurano con la Carta coreana Hanji, realizzata all’Accademia di Belle Arti di Roma, unico luogo in Europa dove è prodotta. Opere d’arte contemporanea, pittura e disegno ma anche sculture, fotografie e installazioni multimediali. Mentre, al vicino Museo Pietro Canonica, la mostra Dante nelle sculture di Pietro Canonica, in occasione dei settecento anni dalla morte di Dante Alighieri, approfondisce il rapporto tra lo scultore e il sommo poeta con un settore didattico dedicato ai bambini.
La Galleria d’Arte Moderna propone l’intervento site specific Sten Lex. Rinascita realizzato dalla coppia di artisti nel chiostro-giardino del museo.
Al Museo Civico di Zoologia continua la mostra La Via delle Api, dedicata al mondo delle api e al ruolo che esse svolgono per la conservazione della biodiversità vegetale e animale. Il visitatore può sperimentare la vita “da ape”, intraprendendo un viaggio multimediale ed emozionale in un alveare.
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