AG.RF.(redazione).22.10.2021
“riverflash” – “ Non ti chiami Roma se… non fai delle figuracce” Quante volte l’abbiamo detto e scritto? Questa volta nemmeno il tanto atteso e osannato arrivo di Josè Mourinho sulla panchina giallorossa, ha cambiato quello che sembra ormai un dna insito nella squadra capitolina. E così, complice il turnover, la figuraccia è servita: il Bodo Glimt fa ben 6 gol alla Roma, concedendogli quello della bandiera. E’ finita dunque 6 a 1 con la squadra norvegese che esce trionfante dal campo, scavalca i giallorossi in classifica, conquista il primo posto nella classifica C, mentre la Roma aggiunge al suo curriculum una sconfitta che risulta ancora una volta, difficile da commentare: in un freddo polare (ma questo si sapeva e non è certo una scusante) il massiccio turnover operato da Mourinho ha inciso non poco a livello di prestazione, ma la verità è che i giallorossi ieri non sono proprio scesi in campo, lasciando tutta la gloria ad una squadra che sta facendo benissimo in campionato ma non è certamente imbattibile. Il mister giallorosso, furioso a fine partita ha così commentato: “”La responsabilità della figuraccia è solo mia, che ho mandato in campo questa squadra” non rinunciando poi al suo sarcasmo: “la cosa positiva è che nessuno mi chiederà più perché giocano sempre gli stessi”. In effetti ieri, Rui Patricio e Ibanez erano gli unici confermati dal mister: in avanti c’era Borja Mayoral in mediana la coppia Diawara-Darboe e Reynolds, Kumbulla e Calafiori in difesa. I giallorossi partono guardinghi (troppo) e dopo appena 8 minuti sono in svantaggio: Botheim scambia con Brustad in area, anticipa tutta la difesa giallorossa e supera Rui Patricio lasciando a bocca aperta gli avversari, ma non è tutto perché al 16 il Bodo per poco non raddoppia con Konradsen che si fa parare da Rui Patricio, un tiro ravvicinato, che è solo un anticipo del raddoppio che arriva al 20esimo con un bellissimo tiro da fuori di Berg. Otto minuti dopo Carles Perez accorcia le distanze: tutto è ancora possibile e il secondo tempo è tutto da vedere o meglio… conveniva non vederlo… Per la seconda parte della gara, Mourinho inserisce Cristante, Shomurodov e Mkhitaryan, ma ormai la situazione può solo peggiorare: al 52′ Botheim firma la sua doppietta, (è 3 a 1), sfruttando l’assist di Sampsted, che approfitta della “dormita” sulla linea di fondo di Diawara. Nemmeno gli ingressi in campo di Pellegrini e Abraham cambiano le sorti del match che peggiora di minuto in minuto: al 71′, Botheim lancia in avanti Solbakken, che va via ad un incerto Kumbulla e supera Rui Patricio con un morbido tocco che vale il 4-1. La Roma è scomparsa e il Bodø/Glimt, che ieri ha giocato veramente bene, ne approfitta per segnare ancora con Pellegrino (78′) e Solbakken (80′): l’opera è ora compiuta con i norvegesi che festeggiano in campo e sugli spalti e i giallorossi che si avviano mestamente verso gli spogliatoi: una scena vista già troppe volte.. e la prossima domenica ci sarà da affrontare la capolista Napoli in trasferta…silenzio, riflessioni e “passi lunghi…” anche queste 3 parole purtroppo appartengono al dna della squadra capitolina.
Vuoi essere il primo a lasciare un commento per questo articolo? Utilizza il modulo sotto..