AG.RF.(MP).31.10.2014
“riverflash” – Insomma, tutta brava gente. La guardia di Finanza di Roma, ha arrestato Renzo Pini, ai domiciliari con altre 8 persone) direttore regionale Lazio dell’Agenzia del Demanio, per reati che vanno dalla turbativa d’asta al falso, fino all’abuso di ufficio. A incastrarle un video girato per scherzo durante lo scambio di una “mazzetta” per la concessione di una vasta area urbana di Roma. L’inchiesta della procura di Roma, si riferisce all’assegnazione in concessione dello sfruttamento economico ed edilizio di una vasta area urbana di Roma, non lontana da piazzale Clodio. I reati contestati, diversi da indagato a indagato, vanno dalla turbativa d’asta al falso, all’abuso di ufficio (quest’ultimo contestato a Pini). Nel video girato “per scherzo”, si vede chiaramente la consegna di 120 mila euro a fronte dei 150 mila pattuiti: “In 44 anni non ho avuto un avviso di garanzia”, afferma nel filmato Marcello Visca, uno degli arrestati. Nel video si nota lo stesso Visca che intasca le le mazzette in un clima di ilarità. Dalle indagini fin qui svolte dal Nucleo speciale di polizia valutaria è emerso che il direttore regionale dell’Agenzia del Demanio, 4 imprenditori, 3 dirigenti di banca e un funzionario pubblico ora in pensione, che fungeva da trait-d’union, erano tutti d’accordo per “pilotare l’aggiudicazione in concessione dello sfruttamento di un’area urbana della capitale, sita nelle vicinanze di piazzale Clodio”. Inoltre la struttura del bando, era stata elaborata “a tavolino”, con previsioni e clausole perfettamente calzanti con le aspettative ed i requisiti della società riconducibile agli indagati i quali, peraltro, venivano informati in anteprima sull’andamento della gara”. A seguito di ciò, l’impresa, risultata poi vincitrice, “poteva contare anche sull’appoggio di alcuni dirigenti di banca, grazie ai quali è stato possibile ottenere false attestazioni circa il possesso dei requisiti di solidità patrimoniale necessari a partecipare alla gara pubblica”.
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