AG.RF.(Claudio Peretti).31.10.2015
“riverflash” – Ma perché questa affermazione? Tutti vorremmo rincorrere i nostri ideali, e questo è bene, gli ideali sono una gran cosa, quindi perché prendersela con gli idealisti?. Beh, a ben vedere non sono la stessa cosa: un conto sono gli ideali, altra cosa gli idealisti. Se andiamo a vedere il significato delle due parole, scopriamo che ogni volta che aggiungiamo un “..ista” ad un termine ne succedono delle belle. Un esempio tipico è la parola morale, che, quando si trasforma in moralista assume un significato di ipocrita ecc. Poi c’è la parola femmina, che, quando diventa femminista ci fa ricordare le lotte passate e, comunque, ogni uomo preferisce avere a che fare con una femmina, piuttosto che con una femminista… Quindi, tornando agli idealisti, perché non vanno bene? Perché, certo, hanno un ideale, ma non si accontentano di perseguirlo loro stessi, anzi, vogliono imporlo soprattutto agli altri. E da qui nascono tutte le più grandi storture della storia. Se andiamo a vedere il passato troviamo un sacco di idealisti che hanno preso il potere e che hanno causato miseria e, a volte, morte e distruzione.
Cominciamo da Fidel Castro: certo, era mosso da grandi ideali rivoluzionari, forse non ha creato tanti morti direttamente, se non quelli causati dalla miseria e povertà in cui ha tenuto Cuba negli ultimi 50 anni e più.
Poi, proseguendo nel passato, pensiamo a Komeini in Iran: anche lui ha tenuto il paese nella miseria per tantissimi anni in nome dell’ideologia islamica. E poi c’è Stalin, il cui comunismo rivoluzionario ha causato in Russia oltre 20 milioni di morti. Anche Hitler era un socialista idealista: certo non ha fatto nascere il nazismo per arricchirsi, ma ha fatto scoppiare una guerra mondiale e ha fatto nascere l’olocausto per gli ebrei. (qui vediamo la differenza troppo sottile che c’è fra nazismo = nazional-socialismo e l’internazional-socialismo di Marx- Trotsky e Stalin)
E che dire di Mussolini? Anche lui era un socialista idealista, certo non era un disonesto, ma la storia non ci ha tramandato le sue lodi e di danni ne ha certamente fatti.
Ma perché tutta questa disquisizione sugli idealisti del passato? E’ molto semplice: gli idealisti di oggi ci stanno facendo tornare nella barbarie! Tutta questa accoglienza che i nostri governanti e la chiesa ci impongono di operare verso i “migranti” sarà una catastrofe. Tutti i telegiornali e le TV del mondo stanno mostrando ai diseredati agli sfollati ed ai poveracci di tutto il mondo che qui, in Italia ed in Europa, accogliamo tutti, forniamo loro cibo alloggio e qualche soldo: chi glie lo fa fare di restarsene a casa loro nella miseria? E’ ovvio che vengono qui: voi che fareste? Ma è proprio questa ideologia dell’accoglienza, messa in campo dalla chiesa e dalle sinistre che sta sconvolgendo la nostra società e la sconvolgerà sempre di più nei prossimi anni. Mettiamocelo in testa: l’impero romano è caduto nello stesso modo! E poi, sempre parlando di idealismo e di idealisti, visto che questi governanti parlano tanto di accoglienza: perché non cominciano loro a dare il buon esempio? Visto che l’accoglienza è il loro ideale, perché ognuno di loro, visto che prende stipendi da favola, non si prende in casa una famiglia di migranti? E’ comodo fare gli idealisti coi soldi degli altri (le tasse che paghiamo noi italiani!)
Morale: tutti gli idealismi, implementati su grande scala, generano catastrofi. Ora siamo alle prese con questo dell’accoglienza, della società multirazziale, su scala nazionale ed europea, generato dall’utopia collettiva dei socialismi su cui si basa la recente storia l’Europa. Questa utopia non tiene conto degli istinti basici dell’animo umano e dell’antropologia: il possesso del territorio, l’aumento dell’aggressività in funzione dell’aumento della densità di popolazione, l’impossibilità di coesistenza di culture troppo diverse, per cui alla fine, nonostante siano tutti animati da un moderno “volemose bene”, alla fine tutto si risolverà in lotte e decadenza della nostra cultura e civiltà.
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