15 Lug 2013
DIGESTIONE DIFFICILE O DISPEPSIA>>
(riverflash) – La digestione difficile, dispepsia, è dovuta a una disfunzione del tubo digerente che non tratta correttamente gli alimenti assorbiti. Questi non vengono digeriti a causa della carenza di alcune sostanze, quali gli enzimi salivari o pancreatici, l’acido gastrico, la bile.
Qualsiasi anomalia, insufficienza, malattia dell’apparato digerente può provocare una dispepsia. Il cibo viene sottoposto al processo di digestione fin dalla sua introduzione nella bocca. I denti lo triturano e la saliva aiuta ad inghiottirlo. Inoltre, la saliva contiene enzimi che scompongono il cibo. Denti in cattivo stato e scarsa salivazione possono rendere più difficoltosa la digestione.
Nello stomaco, il cibo viene ulteriormente scomposto e mescolato al succo gastrico, ricco di enzimi. Un eccesso di acido gastrico può provocare dolori allo stomaco e una sensazione di malessere generale. Una carenza di acido gastrico rallenta il processo di digestione a livello dell’intestino tenue.
Lo stomaco riversa il cibo, ormai ridotto in poltiglia, nel duodeno, la parte superiore dell’intestino tenue. Qui esso viene mescolato al liquido proveniente dalle vie biliari e dal pancreas. La bile e gli enzimi pancreatici eliminano i grassi e le altre sostanze contenute nel cibo. Solo le sostanze nutritive passano nell’intestino tenue e vengono in seguito assorbite dall’organismo attraverso il sangue.
Se la secrezione di bile è insufficiente, le sostanza nutritive, e quindi le vitamine liposolubili, non vengono assimilate e si possono verificare carenza vitaminica e diarrea.
Una insufficienza di enzimi pancreatici compromette anch’essa la digestione, provocando diarrea e carenze alimentari.
Tutte le malattia della bocca, dello stomaco o dell’intestino possono causare una dispepsia. I calcoli salivari possono ostacolare la secrezione della saliva, e i tumori del fegato e del pancreas quella degli enzimi.
di Lauretta Franchini (AG.RF.15.07.2013)