(MH) – AG.RF 24.06.2016 (ore 11:39)
(riverflash) – David Cameron non guiderà l’uscita della Gran Bretagna dall’Europa. L’annuncio questa mattina del numero 10 di Downing Street, tradizionale ufficio del premier britannico. Cameron non lascerà subito l’incarico, ma lo farà tra 3 mesi, accettando che oltre 1 milione di cittadini britannici ha scelto l’uscita dalla UE. Ha giocato d’azzardo con il referendum che credeva di vincere, ma ha perso danneggiando i cittadini europei. L’attuale premier ha dichiarato che non potrà essere lui a gestire il processo di uscita dall’Unione e che al paese serve una nuova leadership, iniziando così il suo discorso alla nazione “Abbiamo votato per lasciare l’Unione europea e la volontà delle persone va rispettata”.
Esce con dignità Cameron, ma verrà ricordato per i suoi tragici errori che oggi hanno portato uno tsunami sui mercati azionari, con la Borsa di Milano sotto del 11%. Nemmeno il crack di Lehman Brothers è riuscito a mettere tanto scompiglio nella vecchia Europa.
In ottobre il congresso del Partito Conservatore sceglierà il nuovo leader e in pole position ci sono quelli schierati per il “leave”. Alludiamo nell’ordine a Boris Johnson e Michael Gove, ma l’elettorato Tory potrebbe spostarsi verso Nigel Farage, leader del Ukip, che a Bruxelles milita nello stesso gruppo del M5S.
Altri problemi al numero 10 di Downing Street potrebbero essere un nuovo referendum per la secessione della Scozia e anche il ricongiungimento di Belfast con Dublino, cioè di unificare l’Irlanda, saldamente schierata per l’Europa.
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