3 Lug 2013
DATAGATE, ALLA RICERCA DI SNOWDEN. VOLO DI MORALES DIROTTATO
LONDRA (RIVER FLASH)- Il ministro degli Esteri boliviano, David Choquehuanca, ha riunito una conferenza stampa di emergenza per denunciare quella che ha definito “un’ingiustizia nata da sospetti senza fondamento”, negando che Edward Snowden si trovi a bordo dell’aereo con il quale il presidente Evo Morales stava rientrando nel suo Paese.
“Denunciamo dinanzi alla comunità internazionale un atteggiamento non amichevole e di palese aggressione” da parte di Francia e Portogallo nei confronti di
Evo Morales: l’aver negato l’accesso all’aereo presidenziale costituisce una ”violazione della Convenzione di Vienna”, ha detto l’ambasciatore boliviano a Roma Antolin Ayaviri Gomez. Il ‘no’ al sorvolo di Francia e Portogallo ad Evo Morales ”non è altro che una ‘mano’ dell’impero” Usa. ”Non c’è giustificazione. Non soltanto il popolo boliviano, ma tutti sono dispiaciuti di quanto accaduto” che testimonia ”ciò che l’imperialismo fa con i popoli”.
Choquehuanca ha raccontato che circa mezz’ora prima di arrivare a Lisbona per uno scalo tecnico sul volo Mosca-La Paz, le autorità portoghesi hanno segnalato all’equipaggio che avevano revocato il suo permesso di atterrare nell’aeroporto della Capitale. Poco dopo, ha aggiunto, anche le autorità francesi hanno comunicato ai responsabili del volo una decisione analoga, obbligando l’aereo a volare fino a Vienna, dove finalmente è potuto atterrare. Secondo il capo della diplomazia boliviana, queste misure sono state causate dalla “versione senza fondamento” secondo la quale Snowden, la “fonte” del cosiddetto Datagate, si trovava a bordo dell’aereo in cui viaggiava Morales.