AG.RF.(redazione).08.11.2017
“riverflash” – Ospite insieme all’Italia Team alla Festa del Cinema di Roma per assistere al film Borg-McEnroe, il vice campione olimpico Daniele Lupo è intervenuto ai nostri microfoni per raccontare le sue sensazioni sul film di Janus Metz Pedersen. “È un film bellissimo. Da atleta è sempre bello vedere pellicole come questa perché ti insegnano e ti trasmettono tante emozioni, anche piccole cose in cui puoi rispecchiarti. La sana rivalità tra Borg e McEnroe fa capire quanti sacrifici abbiano fatto entrambi i tennisti e ancora più interessanti sono le problematiche psicologiche che hanno dovuto affrontare. Noi facciamo le stesse cose in un’altra disciplina – osserva Daniele Lupo –, ma anche noi beachers, proprio come i protagonisti nel film, siamo sempre sotto stress perché vogliamo vincere e per farlo dobbiamo essere super concentrati, anche se in campo c’è un divario netto non vogliamo mai mollare. Mi ci sono rivisto molto in questo film. Un film su di me? Mi piacerebbe, sicuramente sarei il primo a vederlo (sorride, ndr.): quando fanno un film su di te vuol dire che hai fatto qualcosa di importante, che sei stato un grande, ma se potessi scegliere, preferirei aspettare dieci, venti o trent’anni. Sono ancora fresco di carriera, sono giovane e sento di avere ancora tanto da dare e raccontare. Mi piacerebbe fosse un film di grande impatto, basato su imprese sportive, ma che sappia raccontare il “dietro le quinte”, la vita di un atleta quando non è in campo, sotto gli occhi di tutti”.
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